Il mondo rovesciato

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Nei tarocchi la carta dell’Appeso raffigura un uomo legato per la caviglia destra a una trave. Le mani incrociate dietro la schiena. Nonostante il supplizio il suo viso è sereno, quasi estatico. Talvolta è circondato da un’aureola. Italo Calvino nel libro “Il Castello dei destini incrociati” fa dire a Orlando, il paladino impazzito, mentre si trova a testa in giù: “Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge anche all’incontrario. Tutto è chiaro“. Il Grande Libro del Mondo dei Pazzi va letto alla rovescia per essere in pace con sé stessi. Io non sono pazzo, l’ho capito finalmente. Vedevo solo il mondo da una prospettiva sbagliata.
Quando entro in casa ho la mia trave di castagno pronta all’uso. Mi faccio appendere per un piede e rido come un bambino. Chi perde il senno non sa di perderlo, ma non è il mio caso. Che dite? Sono su una brutta china? Pronto per una stanza bianca imbottita di una clinica circondata da un mare d’erba? Io ho fatto, come Orlando, tutto il giro e ora so che chi non si adegua è perduto. Il mio sguardo vaga dal tappeto alle piastrelle, verso il basso, come chi deve accettare di sprofondare per sopravvivere. Quando mi slegano dalla trave, sempre più di rado, esco di casa e parlo con la gente che incontro per strada, ho la sensazione di essere un alieno. Da un po’ di tempo a questa parte mi sto convincendo che sono gli altri ad avere ragione. Se chi non ha paura di morire, muore una volta sola, chi ha paura di vivere, non si pone mai domande e campa cent’anni.
Chi sono io per giudicare i miei concittadini? Commetto un peccato di superbia se penso che non siano informati, capaci di discernere il bene dal male, un delinquente da un ministro, un giornalista da un mentitore prezzolato. E, quando il dubbio mi riassale, la mia trave di legno mi dà pace. Vedo Tremonti, il ministro dell’Economia, e non Tremorti, il ragioniere dell’elusione. Mi appare Napolitano, il presidente nobile e saggio, e non Morfeo che firma e monita. La Tav in Val di Susa è cosa buona e giusta e non un’opera di 22 miliardi inutile a carico dei contribuenti. La ‘ndrangheta non esiste, lo ha detto anche la Moratti, e Mangano è un vero eroe perché non ha parlato. L’Italia è il migliore dei mondi possibili. Scalfari è un grande giornalista, De Benedetti un uomo probo che ha sviluppato l’economia nazionale. Berlusconi l’uomo del Destino. Un mantra a testa in giù. Mi sento meglio. Seguire la corrente è un segno di saggezza, di forza tranquilla, ma è anche vero che a seguire la corrente si finisce sempre in qualche fogna. Il cui fetore è superabile, una molletta nel naso e il gioco è fatto. Immagini subito odori di lavanda e ciclamino. Il leggero rigurgito di vomito era soltanto apparenza. Il mondo a testa in giù è più bello, io non ci credevo, ma gli italiani mi hanno fatto cambiare idea.