Il bacio della morte

Filippo Penati deve risarcire gli abitanti della Provincia di Milano di 176 milioni di euro. Quelli che sono stati sottratti di fatto alla finanza pubblica con l’acquisto delle azioni della Milano – Serravalle da Marcello Gavio, mancato nel 2009.
Il valore attribuito alle azioni da Penati, da vero amico del giaguaro (“non siamo mica qui a smacchiare la pelle del giaguaro” direbbe Bersani) fu di 8,93 euro per un totale di 238 milioni. Gavio le aveva acquistate per 2,9 euro qualche mese prima. Non si è mai vista una autostrada triplicare il suo valore in così breve tempo. Motivi per comprare le azioni non esistevano. La maggioranza del pacchetto azionario era già pubblico, della Provincia e del Comune di Milano. Qui i casi sono due: o Penati è uno sprovveduto che regala i soldi dei contribuenti in modo inconsapevole o ha fatto un favore a qualcuno. Penati incontrò Gavio in un albergo di Roma, non negli uffici della Provincia, come avrebbe dovuto, grazie a Bersani. Penati è stato il braccio destro di Bersani, quello sinistro è Pronzato, esperto del settore trasporti e finito in carcere. Tutto si può dire di Bersani, ma non che non sia un gran lavoratore con due braccia così!
Ora Bersani ha annunciato una class action contro i giornali che diffamano il pdmenoelle. E’ veramente il mondo all’incontrario. Sono i cittadini che dovrebbero fare una class action contro il pdmenoelle per farsi restituire il malloppo. La provincia di Milano ha 3.161.000 abitanti. A ognuno di loro, neonati compresi, sono stati sottratti 55 euro per darli a Gavio. Bersani, cosa pensa di fare? Penati è un funzionario del suo partito. Se Penati non dispone di 176 milioni per rifondere i lombardi, li deve tirare fuori il pdmenoelle. Bersani può lanciare una “colletta action” tra gli iscritti del pdmenoelle. Gavio, dopo l’affare del secolo, investì 50 milioni in azioni della Banca Nazionale del Lavoro mentre Consorte la stava scalando. A pensar male si fa peccato, ma è veramente una strana coincidenza. Il pdmenoelle ha intascato qualche centinaia di milioni come finanziamenti elettorali spacciati come rimborsi. Sarebbe un bel gesto se ne usasse una parte per la Provincia di Milano. Aspettiamo fiduciosi.