I Punkreas e i lacrimogeni in albergo

“Rendiamo pubblica la gravissima situazione che ci ha visto protagonisti nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2011 presso l’Euro Hotel di Nichelino, alle porte di Torino. Dopo il concerto dei Punkreas… ci dirigiamo verso l’albergo insieme alla crew e ai rapper Anti L’Onesto e Dj Noko … sul posto constatiamo la presenza di militari in divisa – carabinieri – che presidiano l’entrata e ci approcciano con modi poco amichevoli… l’albergo ospita un alto numero di carabinieri (70-100), presumibilmente destinati alla Val di Susa… le 03:30, senza alcun avviso o richiamo né dalla direzione né dagli ospiti delle stanze confinanti, tre sentono bussare violentemente alla porta e cominciano ad avvertire difficoltà respiratorie con bruciore intensissimo a gola e occhi… qualcuno pompa gas urticante sotto la soglia della porta della camera… i tre decidono di non uscire per timore di aggressioni fisiche. Si chiudono in bagno con asciugamani bagnati… tre persone chiuse in una camera satura di gas iniettato dall’esterno da militari che gridano di volersi vendicare di un tono di voce troppo alto… Anti sente qualcosa, si trova la strada sbarrata da tre militari in borghese, muniti di manganello. Il rapper viene schiaffeggiato, malmenato e spinto nel bagno. Gli viene intimato di non uscire dalla stanza e di “farsi i cazzi suoi”. Si sveglia il band manager Ruvido… chiama immediatamente ambulanza e carabinieri di Nichelino. Nel frattempo band e crew si compattano per affrontare la situazione. Solo a quel punto, rendendosi conto di avere a che fare con persone che potrebbero godere di attenzione mediatica, i militari cambiano atteggiamento tentando di minimizzare l’accaduto. Appaiono graduati che si offrono insistentemente di trovarci dapprima delle nuove camere, poi addirittura un nuovo hotel… rifiutiamo, raccogliamo i nostri bagagli e ripartiamo da Torino con destinazione casa. Abbiamo deciso di rendere noto l’accaduto, meritevole di suscitare indignazione, perché abbiamo avuto la netta sensazione che le cose sarebbero precipitate se non avessimo dato l’impressione di avere immediati e influenti contatti esterni (agenzia, ufficio stampa, avvocato). Per una lunghissima mezz’ora ci siamo sentiti come devono essersi sentiti Uva, Cucchi, Aldrovrandi, e tanti, tantissimi, troppi altri finiti senza possibilità di difendersi nella mani di chi abusa del suo potere per scopi che nulla hanno a che vedere con l’ordine pubblico.” Dal comunicato di Punkreas & Crew. segnalazione di Davide