Togliamo la terra ai cacciatori

Nella stagione di caccia 2010/2011 ci sono state 100 vittime, 25 morti e 75 feriti. La maggior parte in Toscana, Sardegna, Lombardia e Veneto. In complesso è andata bene se si considera che l’Italia si trasforma per mesi in un poligono di tiro. Un bosco è più pericoloso delle zone di guerra dell’Afghanistan. Durante le passeggiate autunnali il canto degli uccelli è sostituito dai rimbombi dei fucili. Se non corri, diventi tu il cinghiale, la lepre, il cerbiatto. E neppure nelle mura di casa tua sei al sicuro.
La nostra casa si trova in una zona frequentata dai cacciatori a Ceglie. A volte capita di avvertire delle schioppettate anche quando la caccia è chiusa. Avviene che i cacciatori sparino da una distanza di 10-15 metri da casa mia. Una mattina, nel mese di gennaio, alle prime luci dell’alba, mentre dormivamo siamo stati svegliati di soprassalto da un boato di vetri che andavano in frantumi. Una scarica di pallini aveva colpito la finestra della stanza da letto dove dormono i miei figli di 15,11 e 5 anni infrangendo i vetri“. (12/9/2010)
Una donna a Bellaguarda di Viadana (Mantova) è stata raggiunta dai pallini sparati da un cacciatore che mirava a una lepre mentre accompagnava a scuola i figli di 8 e 13 anni. I due bambini sono rimasti illesi mentre la donna è rimasta leggermente ferita ad una coscia. La paura è stata grande visto che una rosa di pallini si è conficcata sulla porta di casa, sfiorandoli.” (22/9/2010)
Erano le 12.30 quando uno sparo ha rovinato la domenica ad una famiglia residente a Roana (foto). Il colpo ha forato la porta di ingresso della villetta a due piani, conficcandosi nella parete opposta alla porta, e precisamente sopra il tavolo dove stava pranzando la figlia della coppia al primo piano“. (13/10/2010)

Una ragazzina è stata ferita di striscio al volto da una fucilata sparata da un cacciatore a Rocchetta Palafea nella langa astigiana. Quando è accaduto, la dodicenne stava giocando nel cortile di casa.” (11/10/2010)
Rischi la vita anche sulle strade e autostrade, in macchina o in bicicletta.
“Sull’autostrada A5 tra Quincinetto ed Ivrea un’automobile che procedeva verso Torino è stata centrata da un proiettile sparato da un gruppo di cacciatori in cerca di cinghiali. Il proiettile ha sfondato il lunotto della vettura, su cui viaggiavano un uomo di 31 anni di Verrès ed il figlio, e si è conficcato nel baule posteriore….” (20/12/2010)
Stavano pedalando in sella alle loro biciclette, quando sono rimasti feriti dai pallini esplosi da un cacciatore la cui identità resta ancora un mistero. È accaduto nella frazione Jano di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, a due cicloamatori di 58 e 54 anni, scambiati per selvaggina durante una tranquilla scampagnata domenicale. Il primo è stato colpito a un gluteo, mentre il secondo al lobo dell’orecchio destro: subito trasportati presso l’ospedale di Scandiano.” (27/9/2010) (*)
Se la caccia non si può (per ora) proibire, si possono però limitare le sparatorie a ridosso delle abitazioni e delle strade. Per farlo va rivisto l’articolo 842 del Codice Civile, introdotto durante il fascismo, che permette l’esercizio della caccia in fondi privati (**). Un articolo incostituzionale che rappresenta una violazione del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge (art.3) e devono rivedere il diritto alla proprietà privata (art.42). I miei legali stanno verificando come procedere.

(*) Le informazioni sono tratte dal sito: http://www.vittimedellacaccia.org/
(**) I cacciatori non possono accedere ai fondi solo se recintati per tutto il loro perimetro per un’altezza uguale o superiore a 1,20 metri.