La guerra dei mondi

In strada mi è capitato di sentire più volte due persone chiacchierare:
-“STASERA C’è Beppe GRILLO in piazza….”
e più di una volta la risposta era
-“Chi? Ah, Beppe Grillo, il comico! E’ tanto che non lo si vede….”
Ed inevitabilmente mi sono chiesto: “Quanta gente c’è che non conosce le battaglie che Beppe e il Movimento portano avanti ormai da diversi anni?”
E’ proprio vero, i PARTITI occupano tutti gli spazi. E’ PER QUESTO CHE HANNO LOTTATO PER OTTENERE QUESTO SCHIFO DI BIPOLARISMO e ancor più l’ELIMINAZIONE DEL VOTO DI PREFERENZA. E sempre con la logica del partito, C’E’ UNO CHE DECIDE per gli altri. Lo stesso che ti piazza il direttore in RAI. Lo stesso che gestisce le nomine di presidenze varie, strapagate e tanto ambite. Hanno il controllo dei media. E in un paese notoriamente “invecchiato” INTERNET è un mezzo che non compete con la TV. Per questo l’impegno deve essere DOPPIO. Non è giusto lasciare gente in balia dei mezzi di comunicazione TRADIZIONALI.
Mario Amabile
In Italia esistono due mondi. Due universi paralleli. Nel primo vivono le persone informate dalla televisione e dai giornali. Nel secondo coloro che si informano su Internet. I primi hanno certezze, i secondi dei dubbi, per questo verificano sempre più fonti. Gli abitanti dei due mondi convivono nella stessa realtà fisica, ma la percepiscono in modo diverso. Il mondo dei media tradizionali è in guerra aperta con il secondo. Al posto dei missili usa i silenzi, le omissioni, le falsità, i finanziamenti pubblici, le leggi, i soldi delle lobby. E’ forte il primo mondo, sembra indistruttibile. E’ un mondo trasversale, dalla Rai a Mediaset, dal gruppo l’Espresso a RCS e ha lo stesso obiettivo. Proteggere il Sistema, mantenere lo status quo, impedire che gli abitanti del primo mondo si trasferiscano nel secondo. I soldati del primo mondo, ma la parola giusta per loro è mercenari, fanno qualche incursione nel secondo, ma sono spernacchiati da centinaia di commenti e email e devono ritirarsi. Qualcuno non si riprende più da questa esperienza. I due mondi, anche se in apparenza impermeabili l’uno all’altro, non comunicanti, vedono sempre più abitanti del primo spostarsi nel secondo. Come granelli di sabbia di una clessidra. Lentamente, ma senza sosta. I tripodi del primo mondo reagiscono con insofferenza e in modo scomposto. Le loro menzogne sono più frequenti, irose, becere, ma anche più inverosimili. Tra il primo e il secondo mondo la distanza è sempre maggiore. I tripodi finiranno nel crepaccio che hanno costruito. Non si può, infatti, andare per molto contro la realtà. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). noi neppure.