La fregatura l’hanno presa i tunisini


I barconi prendono il mare dalle coste africane. Ci impiegano giorni per arrivare a Lampedusa. I satelliti, che ormai riescono a identificare un’aringa dallo spazio, non li vedono. La Marina italiana non li intercetta. A cosa serve la Guardia Costiera se non guarda? A sequestrare i ricci di mare? I tunisini appaiono all’improvviso sulle spiagge italiane, come gli Alleati in Normandia, sorprendendo Maroni e La Russa, responsabili di Polizia e Esercito. Se il Libano ci dichiarasse guerra, in 48 ore le sue truppe sarebbero a Bolzano. I tunisini una volta a Lampedusa non si possono più respingere e quindi li accogliamo, anche perché sappiamo che la loro meta è la Francia. Sarkozy li blocca alla frontiera in quanto clandestini. Per fottere i francesi dotiamo i tunisini di regolare permesso di soggiorno per sei mesi. Non sono più clandestini! I francesi, ispirandosi a Cambronne, rispondono “Merde!”. Chi è rimasto fregato è il tunisino. Dopo aver confrontato la pulizia e l’ordine di Tunisi con le città italiane rimpatrierebbe anche a nuoto.