Architetti (non evasori) si muore


“Anche mia moglie, architetto, lotta tutti gli anni con gli studi di settore. Eppure quando fa un piccolo progetto o una piccola ristruttura è tutto tracciato, ma niente, per lo Stato deve aver guadagnato di più anche se ha aperto vani per porte e fatto lavoretti miseri. Eppure lo Stato ha l’elenco dei lavoretti che ha firmato. Ebbene vi dico che in effetti avrebbe dovuto guadagnare di più, buona parte di questi lavoretti poi non gli vengono mai pagati e non ha nessuno strumento per farsi dare i 500 o i 1.000 euro. Cosa fa? Gli fa causa ? Perderebbe dieci volte di più. Eppure noi abbiamo una macchina di 10 anni, compriamo vestiti al mercato e ai grossi magazzini a prezzi bassi ed capitato di dover versare soldi del mio stipendio nel conto aziendale di mia moglie perchè non andasse sotto con le spese d’esercizio. Così i veri architetti evasori che prendono tutti gli appalti di una certa importanza, anche quelli di mia moglie perché in Comune pagano le tangenti, e quindi solo i loro progetti vanno avanti, non fanno nessuna fatica a rientrare negli studi di settore e ad evadere quello che vogliono, mentre mia moglie con la miseria dei lavoretti deve sempre giustificarsi. Voglio vedere come faremo nel 2012 a fare la dichiarazione visto che quest’anno non lavora e l’anno scorso era andata meglio del solito. Dovremo pagare una multa anche se non ha firmato nessun progetto ? Se uno non fa nulla ed è in crisi allora è un evasore ? Per gli studi di settore si.” Matteo Pietri