A Vik


“A Vittorio Arrigoni: Faccio quello che devo, mi sento vero, perciò io vivo. Credo a quello che vedo e per vedere ciò che temevo, mi mossi presto da quel mio nido. Pratico non-violenza. non uso agli altri la stessa forza che usa al corpo mio la mia coscienza. Scelgo una parte: dell’innocente. e, quaggiù, è semplice da individuare: i bimbi sono quelli più corti, i più affamati, i meno armati. Scrivo ogni giorno quello che vedo; lo scrivo forte al mondo intero, perchè non possa dire “io non sapevo”. Per anni ho fatto poco rumore, benché gridassi quel gran dolore. Adesso, ucciso da quelle mani, lascio il mio grido: RESTIAMO UMANI!”
Saverio B.