Una storia di ordinari licenziamenti


“Oggi sono passato in una zona industriale, in mezzo alla strada lavoratori della Verlicchi con striscioni e cartelli. Ho chiesto cosa succedeva. 200 operai presidiano l’azienda per evitare che la proprietà svuoti con dei tir la fabbrica da ogni macchinario. Sabato notte, senza alcun preavviso e dopo tre mesi che i dipendenti non venivano pagati, 12 persone sono entrate e hanno smontato tutti i macchinari, pronti ora per essere trasportati altrove. Da dicembre 2010 i dipendenti non ricevono lo stipendio, 200 famiglie sono sul lastrico. Fino ad oggi avevano ricevuto rassicurazioni. Era stato detto dalla proprietà che non ci sarebbe stato alcun problema e che sarebbero stati pagati tutti gli stipendi arretrati. Dopo tre mesi però gli operai si sono ribellati e hanno incrociato le braccia: “O ci pagate, o fermiamo la produzione“. Dopo pochi giorni, la risposta dei titolari, smantellamento totale dello stabilimento e tutti a casa. Poco chiare risultano le informazioni riguardo alla vendita dell’azienda, a quanto pare svenduta per pochi euro ad una società di Pontedera JBF Pontedera Srl, azienda senza capitale sociale (tranne i 10.000 euro per la costituzione, evidentemente) che si occupa di: “Esercizio di attivita’ sportive dilettantistiche, la formazione e la preparazione di squadre nella disciplina sportiva e l’insegnamento della pallacanestro, e delle attivita’ motorie in genere“. Ci sembra vergognoso che la politica locale abbia atteso fino ad ora per intervenire. Questa mattina il sindaco di Zola Predosa, Stefano Fiorini, era presente davanti all’azienda. Ha detto agli operai di rispettare la legge, di non scavalcare i cancelli e di attendere pazientemente una risposta. “Stiamo cercando di capire se l’azienda ha fatto tutto legalmente o se c’è qualcosa che non va, ma voi state calmi, rispettate la legge e non fate niente di sconsiderato.” Abbiamo intervistato alcuni degli operai che stanno vivendo ore di disperazione e crediamo che se esiste una legge che garantisce operazioni del genere significa che la legge non funziona e va cambiata. Delocalizzazioni scellerate, assenza di progetti e politici defunti stanno affamando le nostre famiglie. Un abbraccio a tutti gli operai della Verlicchi e la promessa che saremo vicini in tutti i modi possibili. LORO NON MOLLERANNO MAI, NOI NEPPURE.” Massimo Bugani Portavoce candidato Sindaco Movimento 5 Stelle Bologna