La piramide del potere

La piramide del potere – Marco Travaglio
(38:18)

Testo:

Buongiorno a tutti, c’è una bella aria di P2 in questi giorni, o meglio in questi giorni si scoprono rapporti revival e permanenze piduiste che hanno lavorato e operato in questi anni sotto traccia che improvvisamente stanno rivenendo fuori in parte loro malgrado grazie a un’indagine della Procura di Napoli in parte volontariamente, dichiaratamente con il progetto di cosiddetta riforma della giustizia epocale che Berlusconi ha annunciato.

Il mondo cambia, noi pensiamo ad altro (espandi | comprimi)
Il bello è che tutto il mondo si occupa d’altro, per esempio di quella cosetta da niente che sta avvenendo in nord Africa e che è la più importante, il più importante evento del mondo arabo e islamico che non sono necessariamente la stessa cosa di molti decenni a questa parte e cioè una rivolta finalmente non fondamentalista, finalmente non ideologica, finalmente non etero- diretta da questa o quella superpotenza, dove invece di bruciare bandiere americane, israeliane e affidarsi al solito ayatollah o al solito tiranno c’è invece una popolazione giovane, laica, educata attraverso Internet ai rapporti con le persone normali che abitano anche in Europa e in occidente.

I due clan di potere intorno a Berlusconi (espandi | comprimi)
Intorno a Berlusconi due clan di potere: Letta e Bisignani, un po’ di Vaticano un po’ di andreottismo, molta P2, dall’altra parte Tremonti, Lega, Finanza del nord, Finanza del nord sapete che nella Finanza del nord da una parte c’è il vecchio Nanni Bazzoli, cattolico prodiano e dall’altra parte c’è Geronzi che è stato a Medio Banca, adesso sta alle Generali e è molto vicino invece al giro Gianni Letta, Vaticano, Bisignani, questi due clan e Berlusconi in mezzo.

La controriforma piduista della giustizia (espandi | comprimi)
E veniamo alla giustizia, leggo dal piano di rinascita di Licio Geli e voi vedete se vi suona familiare con quello che leggete e sentite in televisione in questi giorni “emergenza a breve termine, il programma urgente comprende provvedimenti istituzionali e provvedimenti di indole economico – sociale A) ordinamento giudiziario, le modifiche più urgenti investono: la responsabilità civile per colpa dei magistrati, il divieto di nominare sulla stampa i magistrati, comunque investiti da procedimenti giudiziari, la normativa per l’accesso in carriera, esami psicoattitudinali preliminari, la modifica delle norme in tema di facoltà di libertà provvisoria in presenza di reati di eversione, questo era legato al fatto che c’era il terrorismo in quel momento, e poi i provvedimenti a lungo termine.

Purtroppo ancora una volta si sente Bersani farfugliare cose strane, oggi ha detto: la riforma è un diversivo, la riforma non è un diversivo, la riforma è una devastazione dei principi costituzionali, purtroppo si sente dire che i magistrati scioperano, il che non vuole dire che non debbano farlo, ma temo che ancora una volta sembrerà una guerra per bande tra il governo e i magistrati.
Da tutte queste riforme i magistrati non avranno sicuramente nulla da temere, perché? Il loro stipendio e la loro carriera non saranno toccati, siamo noi che abbiamo molto da temere e avranno da temere quei pochi magistrati che ancora fanno il proprio dovere e quei pochi poliziotti o molti poliziotti i rappresentanti delle forze dell’ ordine che fanno il loro dovere, loro avranno molto da temere e quindi anche noi, questa non è una riforma contro i magistrati, chiunque lo dice non vuole farci capire che è contro i cittadini, passate parola, ci vediamo lunedì prossimo.