Natalino Balasso e il GPS

Sostituire è meglio che riparare
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Natalino Balasso si pone gli interrogativi di un cittadino qualunque di fronte all’ “Incomprensibile” che ci circonda. Le domande sono spesso più importanti delle risposte, solo che non ci domandiamo più nulla. Perché è meglio sostituire che riparare? E chi è il proprietario della tecnologia GPS?
“Ho preso il Tom Tom alla Fnac, l’ho preso. Si è rotto con il tempo il cosino per mettergli il filo del caricatore, si è rotto, ho detto: vado alla Fnac e così lo aggiusto, è un affarino e ho trovato questo depliant bello dove c’è scritto “E’ meglio sostituire che riparare” capito? Questo lo buttiamo via, lo bruciamo tanto… cosa vuoi che sia, ne ho preso uno nuovo, uguale all’altro e va beh, comunque insomma questo va!
Adesso questo ha un problema, che per andare a Jesolo mi mette un bivio da una parte e dall’altra, sono gli stessi chilometri, come faccio io a sapere come fare, da quale parte andare per andare per andare a Jesolo? Bisogna chiamare questi del Gps perché se a te si rompe l’ascensore in casa, non va l’ascensore, lì c’è il cartello del condominio e c’è scritto “Le chiavi dell’ascensore sono nell’appartamento di Braghin“, allora tu vai a suonare da Braghin lui nomina il nome di Dio invano ripetutamente, dopodiché scende con le ciabatte con su scritto Santo Domingo perché è ora di cena, non ce la fa più, ha le pannocchie già calde di frumentone, scende per aprire e…
Chi è che ha le chiavi del Gps? Allora ho cercato le istruzioni del Gps, c’è tutto quanto qua, il Tom Tom ti ha messo tutto. Gps (Global Position ystem) pensavo volesse dire: Gente che si è Persa per Strada! Il Gps appartiene… (?!?) forse ho capito male, il Gps è una roba internazionale, sicuramente apparterrà a un gruppo di saggi internazionali, tipo un gruppo di druidi in pensione che si incontrano ogni mese e dicono “Questa settimana il cartello di Ferrara lo mettiamo qui!“, sarà sicuramente così, aspetta che leggo meglio. Gps appartiene al governo degli Stati Uniti d’America, se si rompe l’ascensore chiamo Braghin e se non so come andare a Jesolo chi chiamo, Obama? Chiamiamo Obama, proviamo a chiamare Obama. Tanto il numero si trova sull’elenco “Hello, White House? Cercavo il Signor Obama, il Presidente del Governo degli Stati Uniti, ah è lei?“. “Senta, signor Obama, qua ho un grosso problema con il mio Tom Tom, mi dà un bivio per andare a Jesolo e non capisco quale sia… abbassi la voce, ma non è il caso di rispondere così, va beh, mi scusi, la capisco però il termine “fuck you” non è bello da dire per telefono, mi rendo conto che lei ha un sacco di chiamate dal Messico, dall’Arizona, ma d’altronde se vi siete presi l’impegno di tenere le chiavi del Gps dovete anche rispondere quando uno si è perso, giusto?
Pazienza, dico: queste robe internazionali che nascono come una roba commerciale che dopo diventa di tutti, facciamole controllare da un gruppo internazionale di saggi, perché altrimenti va a finire che dopo metti che Braghin dà via di matto, mi va a manomettere l’ascensore, cosa racconto io a mia moglie? Aspetta che chiamo mia moglie e le dico di fare le scale!” Natalino Balasso