Il senso dell’Italia per la neve

Trenino nel tunnel
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A dicembre nevica, è un fenomeno atmosferico che dura da migliaia di anni. Può nevicare di più o di meno, ma è un fatto che d’inverno nevica. Più spesso in montagna che in città, più al nord che al Sud. La neve, generazione dopo generazione, è rimasta sempre la stessa, si è depositata candida e soffice sui tetti e nei boschi. E’ cambiata invece la percezione della neve da parte degli italiani. Se la neve evocava un tempo il Bianco Natale e “Tu scendi dalle stelle“, era pronunciata con la lettera minuscola (“n” come “neve“) e la si guardava cadere con meraviglia dietro ai vetri delle finestre, oggi si è trasformata in una minaccia per il Paese. Si pronuncia tutta maiuscola con il punto esclamativo “NEVE!”. Ha eguagliato il terrore ancestrale del fuoco. Se gridate, infatti, in un luogo chiuso: “AL FUOCO! AL FUOCO!” scatenerete il panico allo stesso modo che se gridaste “ALLA NEVE! ALLA NEVE!”. Chi dall’ufficio o dalla propria abitazione dovesse per necessità spostarsi in treno, in macchina, in aereo, in tram o anche a piedi, in presenza della neve sa di dover affrontare l’ignoto.
E’ quindi utile per la propria sopravvivenza disporre di un dizionario minimo del bianco elemento. La NEVE non è tutta uguale.
Gragnola. Neve finissima e leggera, formata da cristalli di neve circondati da uno strato trasparente di ghiaccio. In presenza della gragnola i Tir dotati di gomme estive si dispongono a spina di pesce sull’autostrada (la A1 – tratto appenninico è la più gettonata) con automobilisti findus chiusi per 15 ore nelle automobili trasformate in frigoriferi.
Neve tonda: fiocchi di neve che, attraversando uno strato caldo dell’atmosfera, arrotondano i loro bordi, prendendo una forma sferica. La neve tonda blocca ogni linea ferroviaria. La conseguenza sono i bivacchi nelle stazioni. L’ italiano si trasforma in un “barbone per una notte“.
Imbiancata. Leggera caduta di neve. La più infida, detta anche “neve di Alemanno“. Provoca cadute e fratture scomposte all’uscita di casa dove manca sempre il sale che nessuna amministrazione aveva pensato di comprare. I Comuni sono di solito sorpresi dall’eventoeccezionale“. Chiudono allora e scuole e i luoghi pubblici e imprecano alla neve se “attecchisce“. La neve se fosse più educata o trattata geneticamente non dovrebbe attecchire.
Tormenta. Tempesta di neve intensa accompagnata da vento. Sempre annunciata da giorni da tutte le previsioni meteo. In arrivo dal Nord Europa, ha la caratteristica di cogliere sempre impreparati aeroporti, ferrovie e Anas che varano un piano di emergenza che darà i suoi effetti in una data indeterminata. Di solito a cavallo del Ferragosto.
Polvere di diamante. Precipitazione nevosa, sotto forma di finissimi cristalli di ghiaccio. Si verifica in presenza di bassissime temperature e bassi livelli di umidità. Costringe gli automobilisti alla classica posizione “obtorto collo” con la testa fuori dal finestrino e gli occhiali da sole per potere vedere davanti a sé. Il parabrezza infatti diventa un blocco di ghiaccio anche grazie alla presenza degli spazzaneve.
In Italia non è ancora arrivato il blizzard, neve e vento fortissimo a 200 km/h dell’Antartide, ma a quella velocità ogni inverno girano le palle degli italiani.