Doppio brodo Alfano

Doppio brodo Alfano – Marco Travaglio
(48:15)

Testo:

“Buongiorno a tutti, questa settimana direi due cose importanti tra le tante: 1) un no di Napolitano, noi spesso abbiamo criticato il Capo dello Stato perché non riusciva a dire la parola “no” questa settimana ne ha detto uno, vedremo perché, cosa implica. 2) Le anticipazioni fornite dai giornali sulla cosiddetta “riforma della giustizia” presentata dal Ministro Alfano, che in realtà non è una riforma della giustizia.

La legge Alfano sullo scudo a Berluconi (espandi | comprimi)
Ancora una volta usano le parole sbagliate per chiamare le cose, è una riforma dei giudici, che viene spacciata per una riforma della giustizia per far credere alla gente che ciò venga incontro alle nostre esigenze di cittadini, mentre in realtà viene incontro alle esigenze della politica di mettere sotto controllo la magistratura.

Lo strano scudo per il Presidente della Repubblica (espandi | comprimi)
Quindi il Capo dello Stato per i reati comuni per prassi viene processato dopo che scade il suo mandato, per i reati funzionali, legati alla carica non è responsabile, salvo per attentato alla Costituzione e alto tradimento, nel qual caso ci vuole la maggioranza qualificata dei 2/3 del Parlamento per metterlo in stato d’accusa e trascinarlo davanti alla Corte Costituzionale.

La riforma dei giudici (espandi | comprimi)
Due, la riforma dei giudici abusivamente ribattezza “riforma della giustizia” pochi punti importanti, intanto Alfano dice e non ha torto, che questa riforma è presa paro, paro dalla bozza Boato dalla Bicamerale.

La fine della separazione dei poteri (espandi | comprimi)
Il Csm naturalmente non potrà più esprimere pareri sulle leggi vergogna che attengono una magistratura, lo potrà fare soltanto quando glielo chiede il Ministro e dato che il Ministro sa che un Csm degno di questo nome, non può che fare pareri negativi su leggi orrende, non chiederà i pareri al Csm e così non ci sarà neanche questo barlume di controllo sulle normative in materia di giustizia.

E poi tenetevi forte perché c’è un ingrassamento smodato da parte del Ministro della Giustizia, Alfano si dà un po’ di poteri in più, parecchi poteri in più e naturalmente li dà al Ministro, quindi i Ministri alla Giustizia avranno enormi poteri di interferenza sull’autonomia e indipendenza della magistratura, il Ministro della Giustizia riferirà annualmente alle Camere sullo stato della giustizia, sull’esercizio dell’azione penale e sull’uso dei mezzi di indagine, pensate il Ministro della Giustizia, un politico di un partito della maggioranza, va ogni anno alle Camere e fa una relazione su come va la giustizia, su come viene esercitata l’azione penale, su chi i PM hanno chiesto di processare e chi no e sull’uso dei mezzi di indagine, andrà a ficcare il naso se il Magistrato ha usato le intercettazioni, ha usato i pedinamenti, le microspie, questo, quest’altro metodo di indagine, se non gli piace un’indagine, se non gli piace che si indaghi su qualcuno, il Ministro riferisce al Parlamento e il Parlamento alla fine cosa fa? Vota la relazione del Ministro, si mette ai voti in Parlamento l’esercizio dell’azione penale da parte delle Procure della Repubblica, il Parlamento ogni anno deve approvare o disapprovare le indagini della magistratura, pensate che aborto, abominio, mostruosità, dove va a finire la divisione dei poteri, il Parlamento vota sull’attività della Magistratura, oggi non lo potrebbe fare, perché? Perché le procure potrebbero sollevare un conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato, visto che le procure non devono rispondere a altri, se non alla legge, figurarsi al Parlamento, alla maggioranza o al governo, in futuro le procure non saranno più un potere dello Stato, quindi non potranno più sollevare conflitto davanti alla Corte Costituzionale contro questi abomini, figuratevi il Magistrato come si sentirà intimidito dalla prospettiva che una sua indagine venga pubblicamente denunciata e bocciata dalla maggioranza parlamentare, avendo oltretutto dietro le spalle con il Csm che lo tutela, ma un plotone di esecuzione che lo può fucilare allo spalle, formato da una maggioranza di politici, quindi magistrati che facciano indagini scomode sul potere non se ne troveranno più, salvo kamikaze, aspiranti suicidi.
Il Ministro della giustizia diventa poi una figura che può presentare proposte e richieste al Csm, quindi addirittura partecipa alle riunioni del Csm e propone, concorre alla formazione dei giudici e dei PM, glielo insegna lui ai giudici e ai PM il mestiere di magistrato, glielo insegna il Ministro tramite opportuni insegnanti, potete immaginare quali, immaginate Alfano, Castelli, Mastella, Biondi, Mancuso, i vari Ministri che abbiamo avuto in questi anni, uno più indecente dell’altro, pensate quando potranno concorrere a formare i nuovi magistrati, che formazione tireranno fuori!
Ultimi due punti: ritorna la legge incostituzionale Pecorella, quella che aboliva l’appello del PM, sapete che nel 2005, Berlusconi temendo di perdere il suo processo d’appello, fece abolire l’appello dal suo Avvocato che è l’Avvocato Pecorella che anche il Presidente della Commissione Giustizia, si stabilì che, se tu vieni assolto o prescritto in primo grado e il PM fa appello non lo può più fare, per cui tu la prima volta ti è andata bene, vai a casa per sempre tranquillo e beato, se invece vieni condannato in primo grado, allora tu puoi fare appello e se perdi il processo e ti condannano anche in appello, puoi fare ricorso in Cassazione, il PM invece non può fare appello contro le assoluzioni e le prescrizioni e poi parlano di parità delle armi tra difesa e accusa nel processo penale, è incostituzionale questa porcata, la Corte l’ha bocciata, ha riconsentito anche ai PM, non solo agli imputati di fare appello e adesso la mettono nella Costituzione, una norma già dichiarata incostituzionale dalla Corte.
Infine si prevede anche la partecipazione del popolo all’amministrazione della giustizia, come? Con la nomina elettiva di magistrati onorari per le funzioni di PM, avremmo un po’ di PM eletti dal popolo, pensate che meraviglia, si faranno le campagne elettorali per l’elezione del PM, la Lega avrà il suo candidato, il Pdl avrà il suo candidato, il PD avrà il suo candidato, Di Pietro avrà il suo candidato, la Sinistra radicale, l’Udc avrà il suo candidato, chissà se riescono a trovare un candidato incensurato, pensate che meraviglia, le campagne elettorali per l’elezione del PM, dopodiché chi si farà mai indagare da un PM eletto in quota Lega, in quota Di Pietro, in quota Pdl, in quota PD, in quota Udc, pensate che casino, pensate un extracomunitario processato che si trova sul banco dell’accusa un PM eletto a Bergamo in una lista di PM leghisti, pensate come deve sentirsi sicuro, pensate se non ha il diritto di chiedere la legittima suspicione e il trasferimento a un’altra sede.
Questo per dirvi la gravità di quello che sta succedendo, non mi pare di avere notato grande indignazione in circolazione, ma del resto questo è un paese abituato a tutto, per cui questa porcheria viene spacciata per riforma della Giustizia.
Concludo con un appello, questa settimana Il Fatto Quotidiano ha pubblicato una notizia e cioè ha raccontato che l’ufficio stampa dell’Enel aveva mandato una strana comunicazione alla nostra concessionaria pubblicitaria e alla nostra amministrazione, in cui si diceva: visto che avete criticato il collocamento in borsa delle azioni dell’Enel Green Power, è un’operazione da 3 miliardi di Euro che ovviamente vengono chiesti ai risparmiatori, visto che Il Fatto ha criticato questa operazione, dicendo che non era proprio esente da critiche, mica abbiamo detto che è una truffa o cosa… abbiamo detto semplicemente che bisognava stare attenti visti certi precedenti, l’Enel farà in modo di non fare più pubblicità su Il Fatto Quotidiano, questa è stata la comunicazione, naturalmente non ce ne può fregare di meno, nel senso che già lo sappiamo che la nostra linea imparziale, soprattutto nelle pagine dell’economia e della politica, quelle più inquinate sugli altri giornali allontana gli inserzionisti pubblicitari, non li attira perché non siamo disponibili a fare soffietti e pompini in cambio di una pagina di pubblicità, cosa che invece fanno molti altri giornali che gli inserzionisti li attirano perché? Perché parlano sempre bene di loro.
Infatti poco abituati alle critiche dagli altri giornali i signori dell’Enel si sono molto meravigliati delle nostre critiche, evidentemente pensavano che dare qualche pagina di pubblicità ad Il Fatto quotidiano gli esentasse da critiche de Il Fatto Quotidiano all’Enel, si vede che sono abituati così con gli altri giornali, perché erano veramente stupefatti delle nostre critiche ma come, facciamo pubblicità su Il Fatto e voi ci criticate? Sì, certo, perché? Perché la pubblicità non serve a comprarsi un giornale, la pubblicità serve a promozionare un prodotto ai lettori di quel giornale, quindi tu inserzionista dovresti occuparti di un unico particolare, quel giornale vende? Vende copie a un numero sufficiente di persone che ci interessa raggiungere con il nostro messaggio promozionale? Se sì, facciamo la pubblicità e la paghiamo in proporzione alla diffusione di quel giornale, se no, non la facciamo, non ci deve essere altro retro pensiero, interesse, evidentemente non è così in Italia, infatti ci hanno detto che avrebbero fatto in modo di non farci più pubblicità, noi cosa abbiamo risposto? Fate come vi pare, evidentemente avevate sbagliato indirizzo, perché noi non siamo un giornale che rinuncia alle critiche quando sono meritate, soltanto perché il destinatario delle critiche ci ha dato qualche pagina di pubblicità, preferiamo restare senza pubblicità, ma continuare a informare i cittadini su quello che i grandi inserzionisti non vogliono far sapere, ma anche che gli altri giornali non fanno sapere per non perdere preziosi e lucrosi inserzionisti in un momento tra l’altro di crisi dell’editoria e della carta stampata e soprattutto a causa del tirar cinghia degli inserzionisti pubblicitari.
Lo dico perché in questi giorni abbiamo la campagna abbonamenti per la prima volta dopo un anno chiediamo ai nostri abbonati di rinnovare l’abbonati e a quelli che non lo sono di abbonarsi, di abbonarsi on line o di abbonarsi via coupon per poter avere ogni giorno il proprio giornale prenotato in edicola, visto che molto spesso, per fortuna, Il Fatto Quotidiano a una certa ora scompare perché tutti si sono comprati le copie disponibili, se andate sul sito ilfattoquotidiano.it trovate i dettagli per la campagna abbonamenti e per il rinnovo degli abbonamenti, sappiate che con 100 Euro o poco più, vi portate a casa per un altro anno un giornale che da questo punto di vista siete sicuri che non bara, perché quando riceve questi strani messaggi degli inserzionisti pubblicitari, invece di risolvere la questione in separata sede, come avrebbero fatto molti altri o invece di dire: abbiamo un’inchiesta sull’Enel, che facciamo la pubblichiamo oppure ci date pubblicità perché anche questo succede e casi recenti ci hanno fatto capire che uso viene fatto di certe informazioni sensibili, noi cosa abbiamo fatto? Massima trasparenza, abbiamo immediatamente messo sul giornale quello che stava succedendo tra Il Fatto e l’Enel, una critica e l’Enel toglie la pubblicità, abbiamo anche raccontato i precedenti perché molti altri giornalisti che hanno osato toccare certi santuari, hanno provocato l’immediato ritiro della pubblicità ai loro giornali e così questi giornalisti sono diventati non solo dei nemici degli inserzionisti, ma anche dei pericoli pubblici per il loro editore che ha perso dei grossi introiti, a Il Fatto Quotidiano si fanno molti errori, siamo un giornale piccolo, giovane, minorenne, direi, ma non si fanno scherzi e non si fanno truffe, per cui ci date la pubblicità? Continueremo a scrivere di voi quello che pensiamo, non ce la date? Liberissimi, ce la togliete subito dopo che vi abbiamo criticati? Vi mettiamo sul giornale perché deve essere tutto trasparente, soprattutto in un giornale che ha un solo padrone, il lettore, non l’inserzionista e non lo Stato visto che siamo anche uno dei pochi giornali in Italia, direi quasi l’unico che non prende un quattrino dalla Presidenza del Consiglio e forse si vede!

Non prendendo un quattrino dalla Presidenza del Consiglio non abbiamo motivi di riconoscenza nei confronti della Presidenza del Consiglio e non abbiamo paura che ci taglino i fondi, perché? Semplicemente perché non li abbiamo mai voluti, passate parola e se potete abbonatevi, buona settimana!” Marco Travaglio

La Supercazzola di oggi:
” (Una risposta non) potrà venire dal qualunquismo con cui Beppe Grillo sta ibernando nell’avvitamento del ‘vaffa’ le energie giovanili degli elettori ‘cinque stelle”. Paolo Flores D’Arcais