Quattro vecchietti sfigati

Quattro vecchietti sfigati – Marco Travaglio
(47:35)

Testo:

Buongiorno a tutti, anche a beneficio della neurodeliri che prima o poi dovrà intervenire, leggiamo le ultime esternazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi alla festa del Pdl a Milano ieri :”La sovranità è stata trasferita dal popolo ai PM che ci tengono sotto scopa” non si capisce di cosa stia parlando questo Signore, visto che da febbraio i suoi processi sono congelati e non si hanno notizie di nuove indagini che lo riguardino direttamente.

I vecchietti della P3 (espandi | comprimi)
A meno che, come spesso avviene, lui non sappia delle cose che noi non sappiamo, al momento si sa che ci sono i processi Mills, Mediaset e Mediatrade che sono bloccati a Milano da legittimo impedimento e che potrebbero sbloccarsi ma non a causa dei PM che tengono sotto scopa la politica, ma a causa dell’incostituzionalità che la Corte Costituzionale il 14 dicembre potrebbe rilevare sul legittimo impedimento e quindi cancellandolo riaprire quei processi che sono già dibattito, quindi il PM non c’entra nulla.

Il CSM di Berlusconi (espandi | comprimi)
Il lodo Alfano, quando minacciò di scassare tutto con il processo breve, grazie anche alla benevolenza del Presidente Napolitano e alla paraculaggine del PD, a febbraio addirittura il legittimo impedimento gliel’ha scritto l’Udc, Vietti, quel bell’esemplare che poi è stato premiato con i voti del PD per diventare Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, infatti ieri cosa fa Vietti?

Il caso Cagliari (espandi | comprimi)
I fatti dunque del caso Cagliari che verranno buttati addosso a questo Magistrato nei prossimi mesi e quindi è bene che quando sentiamo parlare di De Pasquale, il famigerato che ha portato al suicidio Cagliari, sappiamo di cosa si sta parlando, sappiamo che non è vero niente.

Il PM più odiato dai criminali (espandi | comprimi)
Quanto a De Pasquale, a parte rimproverargli quell’espressione “l’indagato confessa lo mette in culo all’accusa” quindi dicono che era un’espressione non consona al linguaggio di un magistrato, scemate, trasmettono gli atti al Procuratore generale presso la Cassazione, Vittorio Sgroi, titolare dell’azione disciplinare perché decidesse se aprire o non aprire il procedimento disciplinare davanti al Csm.

E il Procuratore generale Sgroi decide di non aprire l’azione disciplinare e archivia il procedimento, anche perché gli ispettori Dinacci e Nardi gli hanno scritto: “appare assai difficile collegare il suicidio del Cagliari ai comportamenti del Dott. De Pasquale, in quanto va tenuto conto delle numerose lettere indirizzate ai familiari che egli ha lasciato scritte dal 3 luglio in poi” quelle che vi ho letto prima.
Ma non è mica finita, perché contro De Pasquale che è inviso alla classe politica prima e seconda repubblica, è quello che ha fatto condannare Craxi per la prima volta, non dimentichiamolo e è quello che ha fatto arrestare e condannare Ligresti, grande costruttore, palazzinaro, assicuratore, padrone di giornali, di mezza Milano e di mezza Italia, continua l’accanimento contro De Pasquale, non contenti della prima ispezione che era finita a suo favore, il governo Berlusconi, anzi il Ministro Mancuso che è nel Governo Dini nel 1995 e che però è praticamente una sorta di avamposto berlusconiano dentro il governo Dini, decide una nuova ispezione sui magistrati di Milano, che naturalmente finisce nel nulla e poi c’è anche un processo penale contro De Pasquale che viene denunciato a Brescia per abuso d’ufficio e addirittura omicidio colposo e naturalmente anche questo viene archiviato dal G.I.P. Giuseppe Ondei con questa motivazione “si deve senza dubbio ritenere che nella condotta tenuta dal De Pasquale nella vicenda in oggetto non sia ravvisabile alcuna ipotesi di reato”.
Ma non basta, perché come scrive Ferrarella su Il Corriere di oggi: non c’è solo l’ispezione ministeriale che non ravvisa alcun illecito disciplinare, non c’è soltanto il Ministro Conso e il Procuratore Generale Sgroi che decidono di non accusare De Pasquale perché non è successo nulla di scorretto, non solo c’è la denuncia di Mancuso per abuso d’ufficio e l’omicidio colposo a Brescia finita in archiviazione, ma c’è addirittura una causa che gli eredi di Craxi fanno alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per denunciare i magistrati che avevano fatto condannare Craxi nel processo Eni – Sai sostenendo che si erano violati i diritti dell’uomo Craxi, ma anche in questo caso la Corte di Strasburgo non ravvisa alcun tipo di censura, di più, c’è il solito Sgarbi che va a Domenica In a dire che De Pasquale è assassino, bene l’hanno condannato in appello per diffamazione a 2 mesi e a 100 milioni di lire di risarcimento al PM, poi in Cassazione si è salvato grazie all’insindacabilità, si è detto che quando dava dell’assassino al Magistrato a Domenica In, parlava esprimendo legittime opinioni insindacabili in quanto parlamentare.
Così 6 istanze diverse hanno stabilito che il famigerato Magistrato Fabio De Pasquale è un galantuomo e che nella vicenda Cagliari non ha fatto nulla di cui debba pentirsi e se sia minimamente collegabile al suicidio di Gabriele Cagliari. Ultimo punto, Berlusconi vuole accertare nella Commissione parlamentare di inchiesta gli abusi di potere della Magistratura milanese dai tempi di Mani Pulite e il colpo di stato ordito dal pool Mani Pulite di intesa con Scalfaro, che dice Berlusconi: chiamò Bossi e lo invitò a scaricare il Primo governo Berlusconi, siamo nel novembre – dicembre del 1994 dopo il famoso invito a comparire che Berlusconi aveva ricevuto in seguito al suo coinvolgimento nelle tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza.
Forse qualcuno dirà: possibile che a 16 anni di distanza si debba ancora accertare cosa avvenne in quel novembre – dicembre del 1994 tra l’invito a comparire del 21 novembre e la caduta del governi Berlusconi il 22 dicembre? No, non è possibile, infatti è stato già tutto chiarito anche quello in varie sedi, chi lo ha chiarito? Intanto gli ispettori ministeriali che prima Berlusconi e poi Mancuso mandarono al pool di Milano e cosa hanno stabilito di quei presunti abusi dei magistrati? Hanno stabilito che il pool Mani Pulite e tutta la Procura avevano dedicato il massimo impegno e i risultati conseguiti grazie alla serietà, alla specifica professionalità, allo spirito di sacrificio dei magistrati del pool e alla profonda armonia tra i sostituti e la dirigenza, avevano dato vita a un’indagine che praticamente definivano una pietra miliare nella storia della magistratura, poi sottolineavano l’assoluta regolarità delle vicende processuali che il governo Berlusconi chiedeva di verificare, le indagini in casa Fininvest, il Dott. Confalonieri sembra desumere dal solo fatto che sono state promosse indagini a carico di persone in qualche modo collegate alla Fininvest un fumus persecutionis a prescindere da concrete censure al comportamento degli inquisiti.
Su Tele + gli inquirenti hanno fornito risposte esaurienti e documentate su tutte le questioni sollevate, pressioni su indagati per incastrare Berlusconi? Ne parla ancora adesso, dice che li tengono dentro perché facciano il suo nome, ugualmente gratuita è l’affermazione secondo cui si sarebbero pretese, per evidenti scopi politici, chiamate di correità calunniosa nei confronti del Presidente del Consiglio, accanimento contro Berlusconi e la Fininvest? Il lamentato accanimento investigativo, espressione di una pretesa strumentalizzazione politica del potere giudiziario, non ha trovato alcun riscontro nelle attività di indagine della Procura di Milano.
In conclusione le doglianze del Dott. Berlusconi appaiono prive di qualsiasi pregio, le censure e i magistrati del pool mosse dal Dott. Berlusconi alla fine degli accertamenti esperiti sono risultate pretestuose, manette facili? Nessun rilievo sotto questo aspetto può essere mosso ai magistrati milanesi, i quali non paiono avere esorbitato dai limiti imposti dalla legge, i provvedimenti custodiali, tra l’altro, sono stati spesso ulteriormente suffragati dall’ulteriore e decisiva prova della confessione dell’indagato e confermati dai G.I.P., dai tribunali del riesame e dalla Cassazione e neanche il risultato – scrivono ancora gli ispettori mandati da Berlusconi dentro la Procura di Milano – che le confessioni siano state in seguito ritrattate perché rese sotto minaccia di ulteriore protrarsi della detenzione e chi lo dice come Sgarbi dice falso, scrivono gli ispettori, non è possibile ascrivere quelle confessioni alle condizioni fisiche disumane nelle quali si sarebbero venuti a trovare molti indagati, alcuni dei quali suicidatesi, non è stata mai segnalata l’applicazione di regimi detentivi differenziati invece inaspriti rispetto alla generalità dei casi.
Conclusione, gli ispettori mandati da Berlusconi esaltano gli enormi meriti di un’inchiesta che rimarrà una pietra miliare nella storia giudiziaria del nostro paese, essendo servita a recuperare legalità e trasparenza nelle istituzioni e nella politica, meriti che i presenti accertamenti fugando ombre e dubbi prospettati in ordine a determinate vicende di cui alcune avevano colpito l’opinione pubblica, evidenziando la sostanziale correttezza dei magistrati del pool mani pulite con l’esclusione di qualsiasi anomalia o comunque di aspetti suscettivi di rilievo disciplinare, hanno finito con il rimarcare ulteriormente.

Questo è quello che ha già stabilito l’ispettorato del Ministero, l’autorità politica che ha investigato sulla correttezza dei magistrati di Milano e ha già fatto il suo dovere, oggi, 16 anni dopo, si vuole riscrivere quella storia confidando forse che qualcuno si dimentichi che quella storia è già scritta e quella storia è stata definita una pietra miliare nella storia giudiziaria di questo paese.
Il fatto che a proporla di riscriverla sia un noto imputato che sta cercando ancora una volta di salvarsi le chiappe, mi pare che si commenti da sé, passate parola!

Ps. Alcuni amici che hanno seguito il Passaparola di ieri mi fanno notare che, nel video diffuso da repubblica.it Silvio Berlusconi non dice che il pm De Pasquale “si è inventato la seguente storia: il reato di corruzione c’è quando il corruttore dà in soldi al corrotto”, ma lo critica per avere sostenuto che la prescrizione va calcolata dal momento in cui il corrotto spende i soldi della tangente, e non nel momento in cui li riceve. E questi amici hanno ragione: purtroppo mi ero fidato di una trascrizione del quotidiano la Repubblica (1° ottobre, pagina 6) che, rivedendo il video, appare scorretta. Già che ci sono, faccio notare che, anche dicendo la seconda cosa (e non la prima frase che erroneamente la Repubblica e poi il sottoscritto gli abbiamo attribuito), il premier riesce a pronunciare una castroneria. Infatti non è vero che la tesi del pm De Pasquale sia stata confermata in primo, secondo e terzo grado. E non è nemmeno vero che quella riferita da Berlusconi fosse la tesi del pm. Questi aveva sostenuto che i famosi 600 mila dollari della tangente a Mills furono messi a disposizione dell’avvocato inglese alla fine del 1999, ma entrarono nella sua disponibilità soltanto nel febbraio del 2000, in un tourbillon di conti, fondi e società estere che non sto qui a riepilogare (lo fa diffusamente il libro di Gomez e Mascali “Il regalo di Berlusconi”, ed. Chiarelettere). In primo e in secondo grado quel calcolo fu condiviso dai giudici del tribunale e della Corte d’appello, mentre la Cassazione, il 26 febbraio scorso, retrodatò la consumazione del reato al novembre 1999, e dunque la prescrizione al novembre 2009. E’ dunque falso quanto sostenuto dal premier, che vede nella conferma delle tesi del pm in primo, secondo e terzo grado la prova dell'”accordo fra i giudici di sinistra per sovvertire il risultato elettorale. MT