La casta dell’acqua

Intervista a Giuseppe Marino
(11:55)

Tremorti, il ministro dello Scudo Fiscale, dei condoni, e del federalismo fecale, quello che ruba ai morti attraverso il prelievo dei conti dormienti dei nostri immigrati e dei parenti defunti, questo signore, anzi signorino, ha detto oggi le sue stronzate quotidiane, questa volta sul referendum per l’acqua pubblica.
Prima stronzata: “Il referendum è falso come contenuto ideologico, non è cristallino come l’acqua”
Seconda stronzata: L’acqua appartiene al popolo e dunque i presupposti su cui sono state raccolte oltre un milione di firme per i referendum abrogativo della legge sono “falsi”.
Terza stronzata: La direttiva è applicazione di un trattato. Sulla materia dei trattati non ci può essere referendum abrogativo
Il referendum non ha alcun contenuto ideologico, ma soltanto sociale. La proprietà e la gestione dell’acqua devono rimanere in mano pubblica, non affidate alle multinazionali che operano esclusivamente a scopo di lucro assistite dai partiti. I trattati di cui ciancia Tremorti (quali trattati?) non hanno impedito al sindaco di Parigi, lo scorso gennaio di far tornare pubblica la gestione dell’acqua con un risparmio di decine di milioni di euro.
Il referendum si farà e gli italiani ritorneranno padroni dell’acqua, Tremorti e il comitato trasversale“Acqualiberatutti” Pdl/Pdmenoelle lo dicano ai loro referenti.

Intervista a Giuseppe Marino

Salve, sono Giuseppe Marino, sono un giornalista e sono autore di un libro che si chiama “La casta dell’acqua” edizione Nuovi Mondi e che racconta la situazione delle risorse idriche in Italia. Di come vengono gestite, purtroppo assai male, e di alcune vicende recenti ma che affondano le radici all’inizio degli anni 90 che hanno visto anche una larga partecipazione popolare, un grande interesse riguardo a questo tema dell’acqua che si è così riacceso in occasione anche soprattutto della raccolta firme per il referendum per l’abolizione del Decreto Ronchi che apre la gestione dell’acqua al mercato.

L’acqua in Italia non è un settore trasparente ( espandi | comprimi)
Mi sono interessato a questa questione dell’acqua principalmente perché aveva due caratteristiche che la rendono interessante per un giornalista: in primo luogo l’acqua per essendo il liquido più trasparente è comunque prigioniera di molti luoghi comuni opachi; in secondo luogo ho incontrato delle storie molto interessanti da raccontare e che ho cercato di riassumere nel libro. “

La malgestione dell’acqua da parte della politica ( espandi | comprimi)
La situazione attuale quindi necessita sicuramente di un cambiamento, perché attorno all’acqua poi sono proliferati decine di consigli di amministrazione, in cui sono presenti politici che dovrebbero essere controllati da altri politici dello stesso partito. Queste autorità che insistono su ciascuno di questi ambiti alla fine sono compagni di partito dei consiglieri di amministrazione che hanno nominato all’interno delle società di gestione. Ne risulta ovviamente un grave conflitto di interessi che ha fatto sì che ci fosse un aumento delle bollette in 10 anni, superiore al doppio del tasso di inflazione. Gli investimenti quindi nel momento in cui le tariffe sono aumentate, sono invece fermi a circa la metà di quello che era stato promesso da queste aziende di gestione, nelle quali c’è sì una presenza di aziende private come soci, ma nel 95%% dei casi, il controllo delle società, almeno sulla carta resta comunque in mano alla componente politica. Detto questo, non demonizzo l’uso dell’acqua minerale perché anche questo può essere utile in alcuni casi. Certamente è paradossale che in Italia si arrivi a essere il terzo consumatore al mondo di acqua minerale dopo Messico e Emirati Arabi che sono certamente le situazioni dove l’acqua non è abbondante come da noi, quindi anche qui c’è qualcosa che non va. L’appello che si può fare ai cittadini in questo campo è sicuramente di tenersi informati e fare pressione anche in chiave locale perché la gestione dell’acqua tutt’ora avviene in chiave locale perché si investa su questo settore e si garantisca la qualità dell’acqua per tutti.