Dead Berlusconi Walking

Dead Berlusconi Walking – Marco Travaglio
(48:51)

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Testo:

Buongiorno a tutti, facciamo una cavalcata tra le varie notizie che affollano i nostri pensieri a causa dell’affollamento sulle prime pagine dei giornali e sulle copertine dei telegiornali, per cercare di capire se c’è una logica in questo guazzabuglio. Secondo me c’è una logica: il punto di partenza è un rapporto rivelato dall’Espresso del Consiglio d’Europa nel quale si mette il dito sulle piaghe della giustizia italiana, su quelli che sono i veri problemi della giustizia italiana e che sono, secondo la Corte europea di giustizia del Consiglio d’Europa, le ragioni per cui poi viene condannata l’Italia per denegata giustizia.

La non giustizia italiana (espandi | comprimi)
Per quale motivo, perché fa troppe intercettazioni? Perché si arresta troppo? Esattamente il contrario, perché c’è troppo lassismo, troppa impunità, troppe leggi che portano impunità, prescrizione troppo breve, la prescrizione assurda perché continua a decorrere anche dopo la condanna in primo grado in appello, nonché dopo il rinvio a giudizio, la possibilità infinita di fare ricorsi senza pagare mai pedaggio, infiniti formalismi che sono la pacchia degli avvocati Azzeccagarbugli, soprattutto di imputati colpevoli, le condanne che anche quando diventano definitive, le rare volte non vengono eseguite, la famosa certezza del diritto e la famosa certezza della pena.

Napolitano, l’incorreggibile (espandi | comprimi)
Intanto mentre Alfano si dedica allo zufolo e dire che di trombettieri non è che ne manchino in questo periodo intorno al governo, ne sono mai mancati per la verità, il Capo dello Stato cosa fa?

Depistaggi di massa (espandi | comprimi)
Perché  stanno spingendo così tanto su certi temi e stanno lanciando con questa insistenza certe campagne?

Agli ordini di Licio Gelli (espandi | comprimi)
Capite che quando si hanno queste rogne da nascondere, queste rogne di grattare allora si dà ampio spazio alle armi di distrazione di massa, quando si ha una manovra così iniqua da giustificare dei comportamenti così delinquenziali da coprire, allora si lanciano in pasto alla gente dei nemici da azzannare, dei nemici diversi, chi sono i nemici?

Se hanno paura di questo o di quell’attore, di questo o di quel magistrato e arrivano al punto di imporre ai giornali di non nominare il magistrato, vuole dire che sono veramente malmessi e che sentono i rintocchi del loro funerale, passate parola!

Ps. Il nome del tizio agrigentino segnalato da Gian Antonio Stella per la promozione avuta dal ministro Alfano non è Ceresa, come erroneamente ho detto, ma Casesa. (m.trav.)