La feccia che risale il pozzo

La feccia che risale il pozzo – Marco Travaglio
(40:39)

Guarda tutte le puntate di Passaparola Diventa fan di Passaparola su FacebookScarica Mp3
Abbonati gratuitamente al podcast Audio:

Testo:

Buongiorno a tutti. Domenica e lunedì si vota per le regionali, ci avevano promesso liste pulite, le hanno fatte sporche come forse mai erano riusciti a farle prima di questa volta, hanno battuto tutti i record precedenti. I due maggiori partiti, ovviamente PD e PDL, sono infarciti di inquisiti, di condannati, di imputati, di pregiudicati, il record ovviamente spetta al PDL, il PD insegue con un buon numero, l’Udc naturalmente tiene fede alla sua tradizione. Ci sono addirittura candidature Udeur quantomai imbarazzanti, insomma ce ne è un po’ per tutti e, dato che questo è l’ultimo Passaparola prima delle elezioni, è il caso di ricordare – non tutti, perché tutti è impossibile, ma – quelli che sono stati oggetto di attenzione e che siamo riusciti a scoprire su Il Fatto Quotidiano e su alcuni altri giornali che, improvvisamente, si sono appassionati al tema delle liste pulite. E’ la dimostrazione che, a furia di battere su questo tasto con il V. Day, i nostri libri, Annozero, alla fine questo tema delle liste pulite è diventato centrale almeno per l’informazione e speriamo che, a furia di battere, diventi centrale anche per i partiti, ammesso e non concesso che per questi partiti ci sia un futuro.

Feccia del nord (espandi | comprimi)

Partiamo dal nord, partiamo dal Piemonte, dove il PDL schiera l’ex Assessore regionale al bilancio della Giunta regionale Ghigo, Angelo Burzi, che è stato rinviato a giudizio per tangenti nel ramo della sanità.

Feccia del centro (espandi | comprimi)

Scendiamo, andiamo all’Emilia Romagna: anche qua c’è un problema non penale, ma politico e anche giuridico, perché il candidato del centrosinistra Vasco Errani non può, non potrebbe essere candidato; sarebbe ineleggibile, in quanto la legge sulle regioni stabilisce che i governatori non possono fare più di due mandati e lui si sta candidando per il terzo.

Feccia del sud (espandi | comprimi)

Veniamo ora alle due regioni clou: la Campania e la Calabria. In Campania parliamo subito di uno che non è indagato, ma di uno che forse è indecente che venga candidato: si chiama Tommaso Barbato, se ve lo ricordate, perché è quello che sputò in faccia o tentò di colpire con uno sputo in faccia Nuccio Cusumano, che all’epoca stava nel suo stesso partito, l’Udeur, all’epoca l’Udeur- era il gennaio del 2008, quando cadde il governo Prodi – si schierò contro Prodi pur essendo stati tutti quanti suoi parlamentari eletti nel centrosinistra, Mastella li portò tutti fuori dalla maggioranza per fare cadere il governo, ma uno rifiutò di tradire Prodi: si chiamava Cusumano e fu insultato e addirittura sputacchiato da questo Barbato e accusato di tradimento.


Vincenzo De Luca e i voti dei casalesi (espandi | comprimi)

Ebbene, di questo De Luca sapevamo all’inizio che aveva due rinvii a giudizio, di cui uno per associazione a delinquere e concussione e l’altro per truffa e falso. Nel prosieguo della campagna elettorale abbiamo scoperto anche delle altre cose: abbiamo scoperto che ha pure la moglie sotto inchiesta per aver presentato carte false per accedere a un concorso pubblico, credo di psichiatra, nelle A.S.L. e pare che ci sia anche il figlio sotto inchiesta, quindi un’intera famiglia sotto inchiesta, pronta a occupare la regione.

Aggiungo due avvisi di servizio: è in distribuzione insieme a Il Fatto Quotidiano il dvd “Democrazya”, scritto con il crazy dentro di cui vi avevo già parlato, è un’antologia, il racconto del 2009 di tutti gli scandali, i processi, le vergogne, le cose accadute importanti nel 2009, nato da Passaparola con contributi filmati che lo ravvivano. 
L’altra cosa è che giovedì sera c’è Annozero: si chiama in un altro modo, si chiama ” RAI per una notte”, lo conduce Michele Santoro dal Paladoza, chi vuole venire, perché sta a Bologna, lo può fare, forse trova ancora dei biglietti, ci sono dei volontari nei dintorni del Paladoza che li distribuiscono a prezzo politico, insomma è un prezzo semplicemente per autofinanziarci e chi invece se lo vuole vedere da casa sua lo può fare su una miriade di siti, a cominciare dal sito de Il Fatto Quotidiano, che è sponsor della manifestazione, oppure dal sito raiperunanotte.it, si può anche contribuire con un piccolo obolo di 2, 50 Euro, perché se riusciremo a raggiungere e a coprire i costi questa potrebbe diventare una prova generale per un format che, nel caso in cui questo mese di black out diventi definitivo l’anno prossimo – cosa che non escluderei affatto, viste le telefonate dal Cavaliere e viste le persone obbedienti disposte a compiacerlo – sapremo di avere un’alternativa, una soluzione televisiva via Internet di cui giovedì sera potremo fare una sorta di prova generale. Passaparola è una bellissima esperienza, ha un grandissimo ascolto, ma una trasmissione, un programma di approfondimento con ospiti, con un dibattito, con inchieste filmate etc. ovviamente ha dei costi, anche nel caso in cui, come questo giovedì, tutti lavorino gratis. Se vedremo che c’è qualcuno che ne sente il bisogno e che è disposto a darci una mano – ripeto, si tratta di 2, 50 Euro- sul sito RAI Per Una Notte o sul sito de Il Fatto Quotidiano trova il modo di cliccare  e, con il paypal, di fare questo piccolo versamento e, se l’esperimento andrà bene, almeno sapremo di avere una scialuppa di salvataggio. Ci vediamo giovedì sera e invece con Passaparola lunedì prossimo, buona settimana, passate parola.

“Grazie ad alcuni amici dei blog, rettifico alcune inesattezze contenute nel passaparola di lunedì.

1) All’ultimo momento, il famoso “sputacchiere” Tommaso Barbato, che pure aveva tappezzato Napoli di suoi manifesti, non è satto candidato in Campania, anche se degnamente lo rappresenterà nelle liste di All’eanza per l’Italia suo figlio Francesco.

2) Il Maurizio Grassano che ho citato come subentrante in Parlamento a Cota nel caso in cui quest’ultimo diventasse governatore del Piemonte era leghista quando si votò, ma poi passò al gruppo misto.

3) Il commissariamento del Comune di Villa Literno è stato poi annullato dal Tar della Campania.” Marco Travaglio