Ogm fuori dall’Italia

Ogm fuori dall’Italia
(2:24)

Imperterrito il Governo “tira dritto” nei suoi scempi quotidiani. Oggi tocca all’agricoltura. Se dove passava Attila non cresceva più l’erba, dove passa il governo Berlusconi non cresceranno più patate, piselli e pomodori autoctoni. Giovedì 28 gennaio ci sarà il via libera alla coesistenza tra colture tradizionali e Ogm. Saremo colonizzati dalle multinazionali, in prevalenza americane, che posseggono i brevetti sui semi. La coesistenza tra le normali coltivazioni e l’Ogm è impossibile. Il seme Ogm contamina ogni coltura attraverso l’aria, la terra, i corsi d’acqua.
La UE, sotto la spinta delle multinazionali ha approvato da tempo la direttiva europea che autorizza i brevetti sulla materia vivente (98/44), e quindi la diffusione degli Ogm, nella totale disinformazione dei cittadini europei. Una materia per la quale sarebbe necessario un referendum. La UE ha poi ammesso, contraddicendo sé stessa, che la coesistenza con gli Ogm è impossibile e lasciato ai singoli Stati la decisione su come introdurre l’Ogm. L’Italia ha trasferito la decisione alle aree regionali che non hanno trovato una soluzione (del resto inesistente) bloccando di fatto il processo di diffusione dell’Ogm.
Ora, senza discussioni pubbliche, senza darne informazione, come uno sparo nel buio, si è concluso un fantomatico accordo tra Regioni (attraverso quali rappresentanti?) e Governo per la diffusione dell’Ogm. Una decisione presa in totale spregio delle parti interessate, consumatori, agricoltori, distributori, ecc.) violando la Convenzione internazionale di AARHUS a cui l’Italia aderisce. Chi vuole l’Ogm e la distruzione dell’agricoltura italiana?
GlI Ogm vanno messi fuori legge, ecco alcuni motivi:
– hanno promesso aumenti nei raccolti e riduzione dell’inquinamento chimico, promesse ribaltate (vedi rapporto nov. 09 di C. Benbrook: meno 10% nei raccolti e 4 volte più inquinamento da pesticidi)
– sono un rischio per la salute umana e per l’ambiente
– hanno privatizzato la materia vivente del pianeta, un “bene comune” prezioso quanto l’acqua
– non migliorano la distribuzione di cibo nel mondo, ma sono una causa della fame nel mondo. I popoli dipendono da multinazionali votate al profitto, con la riscossione del diritto di brevetto (ad ogni ciclo riproduttivo della pianta) e con il controllo del mercato globale del cibo.
Il Governo, in silenzio, vuol fare passare una legge che devasterà l’Italia nonostante siano contrari all’Ogm:
– il ministro dell’Agricoltura Zaia
– 41 Province e 2.446 Comuni e 16 Regioni
– la Coldiretti (9.812 sezioni nelle 18 regioni e 568.000 agricoltori)
– la Coop, la maggiore catena di distribuzione alimentare
– aziende di prodotti alimentari, come Barilla, Amadori, Bovinmarche, Fileni
– Gianni Alemanno, già Ministro dell’Agricoltura e oggi Sindaco di Roma
E infine lo stesso Papa nel 2009 con il documento: “Instrumentum laboris” per il Sinodo dei Vescovi Africani : “La campagna di semina di Ogm pretende di assicurare la sicurezza alimentare … Questa tecnica rischia di rovinare i piccoli coltivatori e di sopprimere le loro semine tradizionali rendendoli dipendenti dalle società produttrici di Ogm“.
Scrivete al ministro dell’Agricoltura Luca Zaia per fermare l’Ogm: scrivi.
Dati tratti da Equivita