Battiato – Inneres Auge

La politica si nutre dei soldi dei cittadini. E questo sarebbe il male minore, perché, oltre ai soldi, ci ruba anche i sogni.
“L’ultima canzone di Battiato
INNERES AUGE
Come un branco di lupi che scende dagli altipiani ululando – o uno sciame di api accanite divoratrici di petali odoranti – precipitano roteando come massi da altissimi monti in rovina – Uno dice che male c’è a organizzare feste private – con delle belle ragazze per allietare Primari e Servitori dello Stato? – Non ci siamo capiti – e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti? – Che cosa possono le Leggi dove regna soltanto il denaro? – La Giustizia non è altro che una pubblica merce… – di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori – se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente – La linea orizzontale ci spinge verso la materia, – quella verticale verso lo spirito – Con le palpebre chiuse s’intravede un chiarore – che con il tempo e ci vuole pazienza, – si apre allo sguardo interiore: Inneres Auge, Das Innere Auge – La linea orizzontale ci spinge verso la materia, – quella verticale verso lo spirito – Ma quando ritorno in me, sulla mia via, – a leggere e studiare, -ascoltando i grandi del passato… – mi basta una sonata di Corelli, perchè mi meravigli del Creato!”
Monica C. FRATTAMAGGIORE