Grillo168 – L’automobile e’ morta

Grillo168 – L’automobile è morta
(4:18)

Sono al Parco dell’Acquasola di Genova. Io non mi sono mai occupato poco della mia città perché ci devo vivere, ma questa è una cosa quanto meno strana: sta bruciando tutto il verde sulle colline genovesi e qui, che c’è un parco, un polmone dentro la città, vogliono ristrutturare, rifare il parco con sotto quattrocento posti auto e sopra degli sfiatatoi, un supermercatino e poi ripristinare il parco secolare.
Queste sono prese per il culo, non ripristini un parco secolare: il parco secolare c’è! C’è qualche pianta malata che si può tagliare e ripiantare, non ci fai sotto una soletta di cemento con quattrocento posti auto.
Sono tutti progetti che non hanno senso, o hanno solo un senso: quello di indebitare le generazioni future per fare soldi. Questi contratti fatti dai politici prima, con delle penali che dovrebbero pagare i cittadini adesso, sono dei crimini contro l’umanità.
Cosa si dovrebbe fare? Prendere tutte le imprese e dire: signori, questa cosa non si deve fare perché i cittadini non vogliono che sia fatta. Qui la gente vuole camminare, respirare, giocare. Qui si ripristina il laghetto… c’era il laghetto coi cigni, hanno tirato il collo ai cigni per metterci delle Panda, ma vi rendete conto? Qui si ripristina com’era, si mette un segnale wifi, si fa un campetto da bocce, la gente viene qua e collegata col mondo può lavorare qua. E’ una cosa meravigliosa!
La questione è politica: si apre un tavolo, si prendono le imprese che hanno iniziato già i lavori e sono state fermate con una fideiussione da parte dei cittadini e si dice a queste imprese: signori, vi diamo la stessa quantità di soldi facendo un’altra cosa. Magari non un parcheggio ma il ripristino del Carlini – a Genova sanno cos’è – che è uno stadio per l’atletica. Ci sono già i progetti, ci sono altre cose, c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Facciamo un tavolo, saltiamo il Comune. Se il Comune non se ne vuole occupare io faccio questo appello: ci troviamo con gli impresari, ci sediamo a un tavolo, ci saranno degli imprenditori e insieme decideremo di sostituire questa cosa perché è una emerita cazzata.
I grandi architetti, come Renzo Piano, tutti i grandi architetti del mondo stanno togliendo i parcheggi dalle città. Los Angeles sta smantellando i parcheggi nel centro. Renzo Piano costruisce i grattacieli nel centro di Londra senza parcheggi. Siamo proprio i più coglioni!
Chi li ha fatti, li ha fatti vent’anni fa, progettando una cosa diversa: qui dobbiamo ritornare a fare una città vivibile per le persone. Con queste amministrazioni, PD, PDL, Pdmenoelle… sono tutti la stessa cosa. Di là c’è l’Impregilo, dall’altra parte le Coop rosse. E’ PIL, è continuare a fare PIL col cemento.
Siamo i primi produttori al mondo di cemento, è ora di dire basta, di cominciare a ragionare in un altro modo, di mettere i cittadini nei posti chiave e non gli esponenti di partiti politici. Bisogna metterci cittadini con movimenti dal basso.
Io vi esorto, per favore, a non prendere sotto gamba questo Parco di Genova perché l’hanno fatto anche a Milano: è scomparso il Parco Gioia, scompaiono i parchi secolari sotto i nostri occhi. Mettono le transenne, non si vede più niente coi rampicanti, fanno i lavori, la gente passa e dice: “cosa gh’è? Cosa gh’è?” dopo che si è accorta “cosa gh’é” si trovano delle cose orripilanti.
Esorto i genovesi a tenere sotto osservazione questo fatto, a spingere l’amministrazione a non cedere su questa cosa e di aprire una trattativa politica. Questa è politica, non giurisprudenza: è politica!
Buon 168 a tutti!