Debora, mia Debora, ascoltami…

PDmenoelle inciuci e incompetenza
(1:51)

Debora Serracchiani del PDmenoelle ha risposto a una critica che le ho rivolto sul blog. Lo ha fatto con un post gentile e misurato.
Caro Beppe,
quando parli di PDmenoelle tu hai in mente i vertici e quello che hanno fatto. Quando io penso al PD, penso alla base, al partito che possiamo costruire.
Forse la differenza è tutta qui. In fondo credo che stiamo lavorando per uno stesso obiettivo. Solo che lo facciamo con modalità differenti. Ti prego di concedermi il beneficio del dubbio. Forse la strada che ho scelto io è quella più indicata per rinnovare la politica. Forse… A te non chiedo tanto. Chiedo solo di lasciarmi provare. Magari insieme e ognuno a modo suo ce la facciamo…” Debora Serracchiani
Cara Debora,
il PDmenoelle è in mano agli alleati dello psiconano, quelli che gli hanno permesso di trasformarsi nella più grande metastasi della democrazia. D’Alema, Fassino, Veltroni, Rutelli, Bassolino, Napolitano sono stati, e sono, organici al PDL. Franceschini, il vice disastro secondo il nuovo sindaco di Firenze, è una comparsa della politica.
La proposta per l’impeachment dello psiconano di Antonio Di Pietro non ha raccolto una sola firma dai tremuli deputati tuoi colleghi di partito.
Berlusconi, la P2, il conflitto di interessi, la scomparsa dell’informazione sono figli legittimi dell’assenza di una vera opposizione. PDL e PDmenoelle sono due facce della stessa moneta. Del Turco, Bassolino e Carra valgono i loro pari nel PDL. Si dice che la politica del PDmenoelle sia frutto di incapacità, di confusione. Io non lo credo. PDL e PDmenoelle sono organici, due gemelli siamesi che, se separati, morirebbero entrambi. Berlusconi è fonte di sopravvivenza per “i vertici”, senza di lui non esisterebbero. La dimostrazione è Violante, che gli garantì il controllo delle televisioni e se vantò in Parlamento. D’Alema che lo sdoganò per costruire, insieme a un uomo del genere, la Bicamerale. Veltroni che, appena nominato segretario, discusse con lo psiconano la nuova legge elettorale e avviò (lui, non Mastella) la crisi del governo Prodi.
Questa è la casa dove vivi, cara Debora. Sei come una missionaria o una suora di clausura che vive in un bordello. Sei stata eletta con le preferenze, tante preferenze. Ma “i vertici” del tuo partito non sarebbero più in Parlamento se ci fossero le preferenze anche per le poltiche. Le stesse che chiedo di reintrodurre da tre anni. Senza preferenze tu non esisteresti. Con le preferenze “i vertici” andrebbero a zappare la terra o a scrivere libri per la Mondadori.
Dici che stiamo lavorando per lo stesso obiettivo. Il mio è il programma delle Liste Civiche a Cinque Stelle, La Carta di Firenze, senza inceneritori, con l’acqua pubblica, senza condannati nelle amministrazioni. Qual è su questi argomenti il tuo parere? Cosa intendi fare?
Forse sei una persona giusta, ma nel posto sbagliato. Rosy Bindi è stata tumulata ed era la meno peggio. In bocca al lupo.” Beppe Grillo