Il parlamentare è un dipendente pubblico a Statuto Speciale

La pasta e fagioli del ministro Brunetta

Avete mai visto un celerino caricare dei politici, dei banchieri, dei bancarottieri? Le cariche sono riservate agli impiegati, studenti, operai che protestano. Si può affermare, in tutta sicurezza, che il braccio del potere con il necessario prolungamento del manganello cala solo sul cranio degli ultimi, degli indigenti, dei precari. E un manganello orientato in base al censo, sopra a un certo reddito sei al sicuro. Quello che vale per le mazzate fisiche, vale ancora di più per le leggi. Forti e spietate con i deboli, genuflesse e condiscendenti con i parlamentari. Dura lex, sed Brunetta lex.
Se l’impiegato con la gamba rotta è costretto agli arresti domiciliari e al fax di ordinanza, il deputato può fare ciò che vuole. Può fare l’assenteista in Parlamento, può avere un doppio incarico e paga doppia, può continuare a fare il suo lavoro, come l’avvocato Ghedini pagato dai soldi pubblici e remunerato dal suo cliente Berlusconi per difenderlo nei processi. Lo stipendio da parlamentare più alto d’Europa, il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo. Il parlamentare italiano è un dipendente pubblico a Statuto Speciale. Un esempio per la Nazione, infatti se le leggi non valgono per il Parlamento, allora non devono valere neppure per i cittadini. Dipendenti pubblici compresi. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi neppure.
Buongiorno Beppe,
vorrei porre alla tua attenzione il mio caso. Sono un’ infermiera di un’Azienda Ospedaliera, poche settimane fa mi è successo uno spiacevole incidente, nel quale ho riportato una frattura dello stiloide radiale e dello scafoide, con una prognosi di 90 giorni. Immaginerete che questa situazione è di per se assai disagevole, ma dato che al peggio non c’è mai fine si aggiunge la nuova legge Brunetta.La suddetta legge sottolinea tre punti importanti:
1- Dare la reperibilità per la visita fiscale dalle 8:00 alle 20:00 con solo “un’ora d’aria al giorno” (dalle 13:00 alle 14:00)
2- Dare comunicazioni solo per via fax ad ogni spostamento per visite di controllo ed altro.
3- Decurtazione degli incentivi dallo stipendio.
Primo punto:
Vorrei sapere dall’On. Brunetta se ha mai letto la Costituzione Italiana ,in particolare gli art.13 e art.14 (rapporti civili) dove viene trattato il principio inviolabile della libertà personale e un individuo non può essere relegato contro la sua volontà a differenza della nuova legge Brunetta che impone una sorta di arresti domiciliari.
Secondo punto comunicazioni via fax.
Io vivo da sola e non posseggo un fax nell’incidente ho riportato anche una distorsione al piede che non mi permette la deambulazione. Il primo negozio provvisto di fax dalla mia abitazione dista circa 3km, non posso guidare,vorrei sapere come posso inviare antecedentemente i vari fax che mi dovrebbero garantire gli spostamenti senza incorrere in sanzioni.
Terzo punto detrazioni sullo stipendio.
Mi viene negata la mia libertà;non posso tornare a lavorare per via della frattura. Come un detenuto devo comunicare tutti i miei spostamenti e per finire in più vengo anche penalizzata sullo stipendio.
Mi sembra che questa penalizzi solo chi ha dei veri problemi di salute e i soliti “furbetti del quartierino” riusciranno comunque a farla franca A questo punto faccio un appello per trovare a livello mediatico qualcuno che mi sostenga per una provocazione: essere riammessa al lavoro come “portatrice di gesso“. Questo perché non voglio rimanere in “carcere”per ben 3 mesi con solo la colpa di essermi infortunata. Saluti.” Paola M.