Comuni a 5 stelle: Acquanegra

Consiglio comunale Carate Brianza

La democrazia in Italia non c’è più. Non è attraverso un nuovo partito che le cose cambieranno, come alcuni, anche nel blog, credono. Tutto cambierà quando cambieremo noi. Nella nostra vita quotidiana, in quello che mettiamo nella borsa della spesa, nei nostri comportamenti. I partiti sono il passato. I cittadini sono il futuro. la democrazia deve essere partecipata, attuata. Attuata da me, da te, da tutti. La delega a Veltroni o a Berlusconi produce solo mostri. E’ il sonno della democrazia. E’, ormai, una pagliacciata. Non c’è nessuno dall’altra parte del muro. Troverete interessi economici, bancarottieri, mafiosi in doppiopetto, massoni, scarichi industriali, centrali nucleari, inceneritori e ignoranza.
Non possiamo più voltarci dall’altra parte di fronte alla distruzione della nostra società, dobbiamo voltarci da QUESTA parte. E fare qualcosa. Non abbiamo bisogno di un altro duce e un altro re, ma solo di dipendenti che ESEGUONO il nostro programma.
Dobbiamo iniziare dai comuni, il blog appoggerà nel 2009 le liste civiche che si ispireranno al suo programma. In settembre inizierà la campagna elettorale. Senza l’amministrazione dei comuni, i partiti si svuoteranno come un palloncino bucato, i piranha non avranno più l’acqua dove nuotare. I comuni virtuosi esistono già, sono veri comuni a cinque stelle. Ne riporterò le esperienze sul blog.
Un’ultima cosa: FILMATE (e sottotitolate) le sedute dei consigli comunali e mettetele in rete. E’ un vostro diritto. Se il sindaco non ve lo permette, denunciatelo.
Acquanegra: l’acqua del rubinetto di casa.
Il nostro viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle comincia da qui, Acquanegra Cremonese, comune di circa 1500 abitanti in provincia di Cremona. L’avventura di questa piccola comunità per ridurre la propria impronta ecologica parte dall’acqua, dal bene comune per eccellenza, così maltrattato nel tempo e fatto merce per gli interessi dei soliti noti.
L’amministrazione comunale, ad un anno dal proprio insediamento, lancia il progetto “Chiare, fresche e dolci acque… del rubinetto“. Dopo aver distribuito un foglio informativo in tutte le case in cui venivano spiegati i vantaggi ambientali ed economici derivanti dall’utilizzo dell’acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia, fu organizzato un incontro pubblico con la responsabile del laboratorio della ditta che gestisce la rete idrica, durante il quale furono raffrontate le caratteristiche chimiche di alcune acque minerali in commercio con quelle dell’acqua prelevata all’uscita del rubinetto di un’abitazione privata. In quell’occasione furono anche presentate le analisi chimiche della stessa acqua del rubinetto dopo un trattamento di filtrazione con una apposita brocca.
Per convincere sempre più famiglie ad utilizzare l’acqua del rubinetto, l’iniziativa (ancora oggi attiva) prevede un intervento del Comune in due forme: la fornitura in comodato gratuito ai cittadini che ne fanno richiesta, e che hanno acquistato un set di 3 filtri, di brocche filtranti; il rimborso di una parte del costo per l’installazione di un filtro a struttura composita, conforme ai requisiti di legge, da applicare sotto il lavello. Circa il 10% delle 500 famiglie del Comune ha aderito all’iniziativa, la maggior parte scegliendo la brocca.
Se ipotizziamo un consumo medio di 1.5 litri al giorno per famiglia, è possibile stimare che in questi tre anni sono state “risparmiate” circa 55.000 bottiglie di plastica.
Anche le scuole comunali sono state coinvolte nell’iniziativa, coinvolgendo le maestre sui vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’acqua del rubinetto e sulle garanzie di salubrità dell’acqua filtrata e installando nelle due mense scolastiche i filtri a struttura composita.” A cura di Marco Boschini