Senza lavoro, senza niente

Chi perde il lavoro in Italia perde tutto. Chi ha una famiglia da mantenere e si trova da un giorno all’altro in mezzo a una strada non ha protezioni sociali. E’ espulso dal sistema. Pagare le tasse per venti o trent’anni non gli dà nessun diritto. Essere cittadino italiano nessuna protezione. Lo Stato è assente.
Il vero problema non sono le leggi sul precariato, ma la mancanza di lavoro.
Mi è stata segnalata una lettera inviata a Corrado Augias nella sua rubrica “Lettere&Commenti” di cui pubblico un riassunto. Descrive una situazione comune a decine di migliaia di persone che perdono prima il lavoro e poi la speranza.
Se qualche imprenditore è in ascolto aiuti questa famiglia.
“Dal giorno in cui io, mio marito e mia figlia di 10 anni, stavamo trascorrendo qualche giorno di vacanza e abbiamo dovuto anticipare il rientro per il licenziamento in tronco di mio marito, senza preavviso, dopo un’esperienza lavorativa trentennale, e a 52 anni, ci è cascato il mondo addosso.
Io lavoro part-time e il mio stipendio si aggira sui 500 euro. Nonostante il mio impegno, la fortuna non mi ha assistito abbastanza per raggiungere una migliore retribuzione.
Mio marito ha risposto a diverse inserzioni e sarebbe disposto a qualunque lavoro, ma nulla. Ci siamo rivolti persino ai servizi sociali per avere almeno un aiuto economico in attesa di un’occupazione; tra l’altro è iniziata la scuola, le rate scolastiche, bollette, affitto, col rischio che presto arrivi lo sfratto, dovremmo pur mangiare. Ci siamo sentiti rispondere che col mio stipendio di 500 euro si può vivere, per legge. Sfido chiunque con un affitto che equivale al mio stipendio, a farlo.
Sono una donna affranta e una madre straziata per non poter concedere i bisogni primari a mia figlia, il primo pensiero naturalmente.
Come possono le istituzioni essere così crudeli nei confronti di chi si trova all’improvviso a dover affontare situazioni del genere senza colpe?”
Maria Grazia Spadaro – mgarte@yahoo.it
Ps: Scaricate e diffondete: “Schiavi Moderni”. Solo ieri 20.000 copie scaricate, siamo a quota 280.000.