La casetta in Canada

Villa di Arcore

La politica si nutre di sé stessa. Di centri, di sinistri di destri. Di nuovi gruppi, di nuovi nomi. Fassino ha parlato di una casa più nuova e più bella. Fassino ha pianto a Firenze, come Occhetto a Bologna. Berlinguer è morto in tempo per non dover piangere anche lui. D’Alema, come Franti nel libro Cuore, ha invece sorriso.
Berlusconi è stato accolto da trionfatore. Ha fatto qualche piccolo appunto. La sua adesione al Partito Democratico è solo del 95%. Più avanti, quando arriverà al 100%, lo fonderà in Forza Italia. Bertinotti dopo aver partecipato alla trasmissione di Fiorello come comparsa politica si è rifugiato sul monte Athos in una cella di preghiera.
Bandiera rossa la trionferà…

Casetta in Canada (B.Grillo)

Quando Fassin vedete solo per la città
forse voi penserete dove girando va.
Solo, senza una meta. Solo… ma c’è un perché:
Aveva una casetta piccolina in Canada (*)
con indulti, conflitti di interessi e tanti inciuci di lillà,
e tutti gli elettori che passavano di là
dicevano: “Che cesso la casetta in Canada”!
Ma un giorno, per dispetto, D’Alema l’incendiò
e a piedi poveretto senza l’Unipol restò.
“Allora cosa fece?” – Voi tutti chiederete.
Ma questa è la sorpresa che intercettato vi dirò:
Lui fece un’altra casa piccolina in Canada (**)
ancora con indulti, conflitti di interessi e tanti inciuci di lillà,
e tutti gli elettori che passavano di là
dicevano: “Fa sempre schifo la casetta in Canada”!
E tante e tante case lui rifece ma, però,
quel tale psiconano con l’aiuto di baffino
tutte quante le incendiò.
Allora cosa fece?
Voi tutti lo sapete!
Lui fece un’altra casa circondariale in Canada (***)
sempre con indulti, conflitti di interessi e tanti inciuci di lillà,
e Berlusconi, Letta e Dell’Utri che passavano di là
dicevano: “Che bella Casa Nostra in Canada”!
(*) PDS
(**) DS
(***) PD