Il proibizionismo di Internet

foto di FeatheredTar
L’ignoranza può portare a uno stato di beatitudine. Il ministro dell’istruzione questo lo sa bene. Fioroni ha presentato delle linee guida, in collaborazione con la Bindi, per tutelare la salute degli studenti. Un testo rivolto ai medici e agli insegnanti “per prevenire l’obesità e i disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia) e prevenire i fenomeni di dipendenza (droghe, alcool, tabacco, farmaci, doping e Internet)”.
E’ l’inizio di una nuova era: quella del proibizionismo di Internet. Prima o poi doveva succedere. Il pornoFioroni ha capito a sue spese che la Rete è piena di insidie, di siti erogeni e di politici sputtanati. Vuole evitare che i ragazzi vengano a contatto con la verità. Vuole proteggerli. L’assunzione quotidiana dell’informazione dopata dei giornali e della televisione li fa vivere meglio e credere alle vaccate di regime.
Fioroni lascia perdere, il futuro non è materia per te. Rifugiati nel partito post democratico, quello sì che guarda al passato.
Ma Internet nelle scuole c’è davvero? O quello di Fioroni è un falso allarme? Chiedo agli studenti e agli insegnanti di descrivere in questo post la vera situazione in cui si trovano. Quanti pc ci sono? Ci sono? Sono accessibili? Quali sono? Esiste una connessione? Che velocità ha? Inserite i vostri commenti, li raccoglierò in un documento da diffondere attraverso il blog.
La priorità della scuola è la conoscenza e il suo nome è Internet. Chi non ce l’ha è tagliato fuori. Perso in un nirvana partitocratico. Quello creato apposta per noi dai nostri dipendenti.