Luca Cordero di Montegoogle

Erano anni che non ci faceva ridere così di gusto. Dai tempi di Libero e Bello, Italia ’90, capelli lunghi e biondi, sempre al vento, sempre dopo uno shampoo. Luca Cordero di Montezemolo ha attaccato “i parassiti dell’informazione”. Si pensava a un pesce d’aprile.
L’ex presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, il consigliere di amministrazione della Stampa, l’ideologo delle “equity swap” Fiat, che si decide ad attaccare la nostra editoria? Certamente semi libera. Certamente parassita in quanto finanziata dallo Stato. Certamente collusa e schiava dei gruppi industriali e dei partiti. Certamente in crisi di lettori e tenuta in vita dalla pubblicità.
Montegoogle però ha specificato meglio il suo pensiero debole. I giornalisti presenti invece di spernacchiarlo hanno preso appunti. Eccoli : i motori di ricerca di Internet sono parassiti, “attori che prendono senza dare, che non producono dei contenuti ma poggiano la loro forza sulla tecnica. Con software che somigliano a parassiti, hanno bisogno di muri per arrampicarsi: le informazioni dei giornali”.
Forse non è stato informato che il New York Times ha deciso di trasferirsi su Internet, che il mensile Life chiude i battenti, che l’editoria tedesca diventerà digitale, parole di Hubert Burda, uno dei suoi editori più importanti. Per gutenbergcordero i motori di ricerca vivono dell’informazione dei giornali. Ma se così fosse non durerebbero un’ora. In Rete dell’informazione dei giornali italiani, con tutto rispetto, ci si pulisce il c..o. Roba da matti, è la forza dell’ignoranza.
Montegoogle ha intimato oggi al Governo di non dilapidare il “tesoretto” : i soldi di attivo di cassa disponibili. E qui sono d’accordo. Prodi tagli subito i finanziamenti alla carta igienica stampata e la cassa integrazione alla Fiat. Non dilapidi, distribuisca il “tesoretto” agli ultimi, alle famiglie e ai pensionati che vivono con poche centinaia di euro al mese.