Un Paese di rispetto

Scozzesi a Milano da corriere.it
Rispetto: sentimento che induce a riconoscere i diritti, il ruolo, la dignità, il decoro di cose o persone e fa astenere dal recare loro offesa. Dizionario Garzanti 2006.
Il rispetto in Italia non esiste. Le aziende non rispettano i clienti e neppure i lavoratori. Spesso precari, talvolta assassinati. I politici non rispettano più nulla: per loro i cittadini sono un optional. La cafonaggine e l’ignoranza virtù. L’Italia è uno Stato libero, più libero degli altri. In cui si può fare tutto, ma proprio tutto. Meglio di Disneyland e Las Vegas. E non si paga neppure il biglietto di ingresso.
La voce si è sparsa in tutto il mondo. Migliaia di allegri scozzesi del Celtic Glasgow hanno trasformato il sagrato di Piazza del Duomo in una latrina di birra e vomito. La polizia in forze ha assistito con grande rispetto. Sulle autostrade sfrecciano a 200 all’ora auto svizzere, libere nel Paese della Ferrari. Nei bar oltre alla cassa si prende anche la cassiera sul pavimento. Cosa si può volere di più dalla vita? E’ un sogno ad occhi aperti.
Niente regole, niente diritti tranne uno. Il diritto naturale per la famiglia invocato dal Ministro di Indulto e Giustizia Vaticana.
Rutelli sta lavorando per cambiare le cose. Ha ideato un nuovo logo, un simbolo di tutto rispetto. Una via di mezzo tra una lombaggine e un prosciutto di Parma. Rutelli si è speso fino in fondo. Si può anche dire che ha toccato il fondo. Ha tenuto una conferenza in inglese che ho sottotitolato.

Un discorso di enorme valore politico che attirerà nel Bel Paese migliaia di antropologi e di studiosi del linguaggio. Attratti da un fondamentale interrogativo. Se in Italia Rutelli è ministro, gli italiani come saranno? Il popolo italiano è forse l’anello di congiunzione tra i primati e gli esseri umani? E gli si deve portare rispetto o si possono lanciare noccioline e banane?

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del 5 Marzo 2007