Lo sciopero dei sacramenti

foto di kencf0618
Esiste in Italia una classe di persone che mi preoccupa. Sono gli ingerenti.
Si dice ingerente un soggetto che si fa i c..i degli altri non sapendone un c…o. Gli ingerenti frequentano i talk show, rilasciano dichiarazioni, si preoccupano per i problemi della società civile. Problemi che loro non hanno. Che neppure li sfiorano.
Confindustria, politici, giornalisti pontificano sulla legge Biagi. In assenza degli interessati: i precari.
Ministri, sottosegretari, sindacati si esprimono sui caduti sul lavoro. In assenza dei famigliari delle vittime.
E il Vaticano si esprime sulla famiglia. Un tema che gli è caro da sempre. Forse perchè gli ecclesiastici non tengono famiglia. E’ una forma di nostalgia. Civiltà Cattolica avverte del pericolo “di un testo peggiore da un punto di vista del bene comune”. E il presidente della commissione della famiglia monsignor Anfossi non vuole neppure sentire parlare dei DICO. Perchè: “similmatrimonio destinato alle coppie omosessuali”. La maggioranza degli italiani è a favore del DICO. Fanno eccezione il duo di chierichetti Andreotti-Mastella e pochi altri. Anche Casini, nel segreto del talamo di divorziato, è a favore.
I nostri dipendenti non se la sentono di affrontare il problema. Facciamolo noi. Dichiariamo lo sciopero dei sacramenti. Fino all’approvazione dei DICO. A cominciare dal matrimonio religioso. A seguire battesimo e onoranze funebri. Magari congelando il parente per un po’.
Il danno economico e di immagine per il Vaticano sarebbe enorme. Interrompere il flusso di cassa dei sacramenti lo porterebbe alla bancarotta.
Se anche questa misura non funzionasse, il Governo potrebbe iniziare a ingerire in Vaticano. Proporre un referendum per fare sposare i preti. Come ha voluto Madre Natura. E per sostituire le Guardie Svizzere con la Guardia di Finanza.

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del 26 Febbraio 2007