Italia nucleare

“Ma che volevano di più?” ha detto lo spocchiobaffo sdegnato.
Va capito. Non è informato. Può succedere a tutti qualche volta.
A lui quasi sempre.
Non sa che murodiBerlinoUnioneSovieticapattodiVarsavia NON CI SONO PIU’.
Non sa che la presenza americana in Italia, le basi USA, sono più del dopoguerra, meglio del dopoguerra.
Non sa che le bombe atomiche statunitensi nel nostro territorio sono una novantina, in violazione del trattato di non proliferazione nucleare sottoscritto dall’Italia.
Non sa che la guerra è finita nel 1945 e che la presenza degli Stati Uniti nel nostro territorio è in contraddizione con la sovranità nazionale.
Non sa che i 200.000 di Vicenza non vogliono la base.
Non sa che Zapatero, il giorno dopo le elezioni, ha mantenuto la parola verso i suoi elettori. E ha ritirato SUBITO le truppe dall’Iraq.
Non sa, il dipendente, che è stato messo lì dai suoi elettori e non georgedabbliubush.
Non sa che l’Italia è un bersaglio nucleare in caso di guerra.

Alcuni cittadini hanno denunciato il Governo degli Stati Uniti al tribunale di Pordenone per la presenza di 50 ordigni nucleari nella base di Aviano. L’udienza delle parti è fissata per il 23 marzo 2007. I cittadini hanno chiesto informazioni sull’esistenza delle atomiche al colonnello della base. Gli ha risposto che avrebbe verificato su Internet. Fatelo anche voi leggendo il Rapporto Kristensen sulle bombe e l’esposto.
Piero Ricca ha intervistato i promotori della denuncia.

Scarica "La Settimana" N°07-vol2
del 19 Febbraio 2007