Il nonno surgelato

foto di Corto Maltes
Olmo Sivieri, classe 1914, è rimasto per tre anni in un congelatore a meno venti gradi, ad Aosta. Lo ha messo lì, sembra dopo morto, suo figlio Gaetano. Lo ha scoperto il nipote che voleva bersi una Pepsi Cola fresca. Il nonno ibernato ha permesso al figlio di riscuotere la sua pensione di 2.500 euro mensili. Per una pensione così il nonno lo si iberna anche da vivo. Il figlio non si è sentito di buttar via quel ben di Dio e, senza volerlo, ha rilanciato l’economia italiana.
I giovani sono senza lavoro, i vecchi tendono a risparmiare. Mettere sotto ghiaccio il pensionato rilancia i consumi. Più è alta la pensione, più il concetto è vero. Pensate solo alla pensione che riscuoterebbero i nipoti di Padoa Schioppa e di Romano Prodi. Fiorirebbero le società di refrigeratori con lo slogan “Aria di casa tua”. Insieme al vegliardo si conserverebbero anche minestroni e merluzzi da scongelare. I sosia, affittati per farsi vedere ogni tanto in giro. Per truffare l’Inps. Sarebbero tanti posti di lavoro in più. Tutti copierebbero certamente il capostipite, quello che imita lo psiconano tenuto bello fresco nel mausoleo di Arcore. Per impedire lo scongelamento del centro destra.
Il vecchio pensionato insaporisce il brodo e paga la pensione. I problemi della eventuale decomposizione, sempre possibile, e della scomparsa del reddito fisso si potrebbero risolvere con una assicurazione. Con la Findomestic ad esempio. Si cede il quinto della pensione e si dà in affido la mummia. Se poi una giovane coppia avesse la fortuna di avere due genitori pensionati da surgelare a testa avrebbe il futuro assicurato. Una pensione da nababbi, anzi da parlamentari.