Italia mannara

Cosa devo dire ancora? Cosa posso fare ancora? Ho voglia di trasformarmi in un lupo mannaro, uscire per strada e urlare alla luna per sfogarmi. E morsicare l’orecchio di Rutelli. La bellezza in Italia è stata deturpata, sfregiata, cementificata. Ne rimane ancora, ma è in estinzione. I coraggiosi turisti che vengono nell’ex Bel Paese spendono più a Milano che San Francisco, più a Rimini che alle Maldive. I servizi non esistono, le autostrade sono tra le più care del mondo, i trasporti inqualificabili. Il turismo è una delle poche attività economiche che ci tiene ancora in piedi. Una mucca sempre più munta, facendo uscire sangue dalle mammelle insieme al latte.
Il portale www.italia.it che doveva contribuire allo sviluppo del Turismo fa ridere il mondo. Sulla sua home page, l’unica page che ha, c’è scritto: ‘Il Portale Italiano del Turismo è in fase di realizzazione’. E per dare un tocco internazionale è riportato anche in inglese: ‘The Italian Tourist Portal is coming soon’. E’ costato 45 milioni di euro. Il responsabile è Stanca, l’ex capo magazziniere dell’IBM, quindi ministro dell’Involuzione e ora imboscato con un grasso stipendio al Senato. Ma andiamo avanti. L’otto per mille dato dagli italiani per l’arte e la cultura è stato usato per la missione in Iraq secondo quanto denunciato dal presidente del Fai, Giulia Maria Crespi. Pallottole al posto di restauri. Mitragliatori artistici.
E adesso la tassa di soggiorno. Una gabella sul turismo. Ogni turista pagherà per ammirare città e paesaggi. L’albergo costerà fino a cinque euro in più per notte. Un incentivo al turismo. Una geniale manovra economica di una mente brillante, sì, proprio quella di Rutelli, ministro della Cultura. Che si offende pure per le critiche. E con dovuta spocchia riprende chi non è d’accordo con il suo pensiero radicaldemocristiano: “Un piagnisteo assurdo”. Non sopporta i suoi datori di lavoro. Bisogna capirlo. Neppure loro lo sopportano.
Riassumiamo: ci stanno fott..do anche il turismo. Chiedo a qualche magistrato che abbia voglia di occuparsene di avviare un’indagine su come siano stati spesi i 45 milioni di euro per il portale del turismo e sull’esistenza di un’ipotesi di reato per la distrazione di fondi destinati alla Cultura e finiti alla Guerra. RESET!