La televisione dei morti viventi

Il successore di Ghino di Tacco ha gridato: “Banditi”. Non importa se mentre lo diceva si tratteneva dal ridere. Quest’uomo ha ragione. La riforma Gentiloni è un atto di banditismo, una porcata calderoniana. Ma per eccesso di prudenza e mancanza di lungimiranza. Due reti andranno sul digitale terrestre tra un paio d’anni. Il digitale terrestre è già morto oggi. Tra due anni sarà una cripta in cui rinchiudere Fede e Rai2. E questa è una buona cosa. Ma le altre cinque reti rimarranno in vitalizio agli interessi economici del gruppo Telecom, del gruppo Fininvest e degli scalcinati politici che non sanno riconoscere il Darfur dal Toblerone e Mandela da un lecca-lecca (altro che programmi culturali, per questi ci vogliono i campi di rieducazione delle Guardie Rosse di Mao). Quindi non cambia nulla. L’informazione sarà come è adesso. Uno strumento di disinformazione di massa.
Le emittenti private devono diventare public company, senza proprietari di riferimento o in alternativa chiudere, domani, per decreto legge. E se qualcuno gridasse: “Gaglioffi”, “Comunistacci” o anche “Perdirindindina”, pazienza. Non ce la prenderemo.
La Rai deve avere una sola rete, senza pubblicità, senza alcun legame con il Governo o con i partiti. Siamo seri, ormai tranne che per la Gabanelli e pochi altri, dal televisore ci arriva in faccia solo m..da. La pubblicità vada tutta, proprio tutta alle reti private, senza tetti. E’ il miglior modo per suicidarle.
La televisione è comunque moribonda, tra un po’ sarà seppellita. Il ministro Gentiloni dia un colpo di telefono a Mark Thompson, direttore generale della BBC. Si faccia spiegare il suo programma ‘Creative Future’ per portare la BBC in Rete. Dia un’occhiata a Google Video e a Youtube che sono oggi la più grande emittente di programmi in Rete del mondo. Porti l’Adsl in ogni casa. Abolisca il canone. Dimezzi le tariffe Adsl. Le porti al livello di Francia e Germania dove c’è una vera concorrenza. Denunci l’Authority, la cambi, la distrugga, se vuole la venda a Telecom con cui ha da sempre ottimi rapporti.
Ascolto dei dementi parlare di televisione, di media company, di digitale terrestre come se fossero sull’Enterprise di Star Trek. Quando il futuro è invece nella produzione di massa dei contenuti, nelle connessioni veloci e nella loro diffusione, nel libero accesso alla conoscenza, nel WiMax.
La Rai e la Mediaset faranno la fine dell’Alitalia. La Rete è ‘low cost’ e, per ora, senza padroni.