Qualcuno volò sul nido del passero

fonte: www.lavoce.info
Passera, prossimo amministratore delegato di Intesa-San Paolo, è a Cernobbio sul lago di Como. E’ contento come Napoleone al termine della Campagna d’Italia. E chi non lo sarebbe al suo posto sommando stipendio e stock option?
Il luogo e il sole lo hanno spinto a dichiarazioni liriche: “Il progetto di integrazione SanPaolo-Intesa è bellissimo“. Un quadro del Caravaggio, una statua del Canova. Ha poi rassicurato i clienti: “Possono stare tranquilli, se lavorano con tutte e due le banche potranno vedere i fidi sommati e non ridotti”. La dichiarazione, nel suo candore, affascina. Ricorda il confetto Falqui: “Basta la parola”. Se ho due fidi con due banche che si fondono, mi aspetto un aumento del fido, dato che ho fornito a suo tempo garanzie a entrambe.
Passera continua: “E’ un’operazione dove ci sono solo vincitori”. Perdenti nessuno, ma la fusione non comporta la soave parola: razionalizzazione? Che tradotta in prosa significa il 30% di tagli del personale? Ma forse mi sbaglio.
I clienti saranno comunque contenti. Più contenti, molto contenti. Il cliente di SanPaolo-Intesa è bellissimo. Potrà, subito dopo la fusione, accedere a servizi a costi europei. Il costo medio dei servizi bancari italiani è più alto, molto più alto di quelli europei. Siamo primi, primissimi, bellissimi. E gli sventurati che hanno comprato tango bond e Parmalat saranno rimborsati, ma solo dopo una certa età. Preso da sincera esaltazione ha aggiunto: “se non avessimo avuto comunanza di visione, di valori, di voglia di lavorare insieme, di simpatia reciproca, in così poche settimane non sarebbe stato possibile mettere in moto un progetto stupendo come quello che è stato messo in moto”. Che simpatia, che messa in moto.