Nessuno tocchi il nano!

La legge italiana è inflessibile nei confronti di chi ruba o danneggia i nani da giardino. Quattro ragazze, due minorenni, tutte incensurate, sono state sorprese durante il furto di 14 gnomi a Olgiate Olona. Le ladre di nani sono state arrestate da una pattuglia dei carabinieri intervenuta immediatamente alle 4 di notte su segnalazione al 112 di un vicino di casa. I vicini di casa non si fanno mai i c…i loro. Le ragazze dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. Le due maggiorenni sono state arrestate e trasferite al carcere di Monza e rilasciate solo il giorno dopo.
Gli inquirenti sono al lavoro. Ufficialmente per sapere se le giovani facciano parte del Fronte di Liberazione dei nani da giardino che in Francia ha già liberato 7000 nani. In realtà l’indagine ha lo scopo di capire se il furto è avvenuto a scopo dimostrativo. Un po’ come per la presa del campanile di San Marco da parte di leghisti in gita. E condannati in seguito a pene da corte marziale.
Cosa significa questo gesto? Cosa simboleggia? Le ragazze volevano trasmettere un messaggio? Oggi un nano di gesso, domani chissà. Oggi Olgiate Olona, domani Arcore? E se un gruppo di fanatici volesse trafugare un nano da giardino dalla villa di Arcore e liberarlo in un bosco spagnolo a disposizione del giudice Garzon?
Ad Arcore per sicurezza sono stati acquistati tremila nanetti da giardino a scopo mimetico, un centinaio di Biancaneve e tre calchi di Previti per terrorizzare i ladri. Di questa vicenda l’aspetto più sorprendente non è l’arresto delle ragazze, in fondo avevano rubato poco e se lo meritavano. Ma l’efficienza della macchina della giustizia. Di questo passo, con questo spirito (altro che giustizialismo), per Ferragosto gli indultati sono di nuovo tutti dentro. Tranne i corruttori e i delinquenti finanziari che dentro non c’erano mai andati.