Stop au racisme

Il 12 luglio avrà inizio la decima manifestazione dei mondiali antirazzisti presso il parco Enza di Montecchio in provincia di Reggio Emilia. Le squadre partecipanti sono formate da ultras di tutta Europa, che potranno finalmente sfogarsi sul campo, da extracomunitari e da associazioni giovanili europee.Gli organizzatori non hanno trascurato nessun dettaglio e hanno deciso di invitare anche una squadra di calcio francese al torneo. Una squadra rigorosamente di razza bianca e di religione cattolica. Il razzismo francese, si sa, ha ormai superato ogni limite. Ribery, uno dei pochi giocatori bianchi, nato per giunta nel nord della Francia, a Boulogne sur Mer, si è dovuto convertire alla religione musulmana per entrare in squadra. E nonostante questo è stato richiamato in panchina durante la finale.
Lo spettacolo di decine di migliaia di francesi bianchi sugli spalti dello stadio di Berlino con coccarde e bandiere costretti, per vincere, a tifare per una squadra africana è inqualificabile. La mafia afrofrancese ha il controllo della nazionale dopo aver conquistato le banlieue.
I francesi hanno però festeggiato la sconfitta dei loro nuovi padroni. Per non correre rischi lo hanno fatto in privato, nelle loro case e in bistrot chiusi per ferie. Per consentire ai bambini francesi di giocare a calcio, alcune aziende farmaceutiche stanno per mettere in commercio prodotti alla melanina con effetti permanenti.
Ma come sempre c’è chi non si arrende in nome della grandeur. Il ministro degli Interni francese Nicolas Sarkozy, ha infatti proposto di espellere i figli scolarizzati degli immigrati irregolari al termine dell’ anno scolastico. E Chirac, che ieri dopo la sconfitta ha esultato in silenzio, ha affermato: “Ottenere la nazionalità francese è un atto fondamentale, e soprattutto un atto che impegna” . Impegna soprattutto a vincere in nome della Francia. Basta con il razzismo in Francia. Lo sport va riconsegnato alla razza ariana.

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Settimana" N°27
del 10 luglio 2006