Sicilia: quel treno per Yuma

Non voglio essere considerato di parte nelle elezioni regionali siciliane e, dopo aver ospitato una lettera di Rita Borsellino, ho sentito il dovere di dare spazio ad alcune recenti vicende di Totò Cuffaro.
Totò Cuffaro, mal consigliato da Stanca, navigando su Internet ha scoperto di essere citato in più di 70.000 siti non sempre benevolmente. Da uomo onorato ha reagito con un avviso ai diffamatori sul suo sito:
“Chiunque abbia divulgato notizie diffamatorie nei confronti dell’on.Cuffaro a mezzo internet, è diffidato a rimuoverle dal proprio sito web. Ricorrendo infatti gli estremi di reato, i colpevoli saranno perseguiti in via giudiziaria, tanto sul piano penale quanto su quello civile per il risarcimento dei danni.
In tale direzione, la rete internet è sottoposta ad un attento monitoraggio e sono già state avviate le prime denunce, sia nei confronti dei titolari dei domini, sia nei confronti dei rispettivi internet-provider responsabili in solido. Le somme recuperate saranno integralmente devolute in favore delle famiglie delle vittime di mafia e di altre opere di utilità sociale e caritativa”.
Faccio un appello a tutti gli avvocati d’Italia perchè sostengano Cuffaro in questa sua iniziativa, forse 5/600 avvocati saranno sufficienti.
Cuffaro, preso dall’entusiasmo, ha quindi contattato con successo SKY per impedire la proiezione di “La mafia è bianca“:
“A seguito della diffida con atto extragiudiziale notificata a SKY ITALIA dall’avv. Salvatore Ferrara, legale dell’on.Cuffaro, non sarà trasmesso il video “La Mafia è bianca” realizzato da RCS, calunnioso e denigratorio nei riguardi del Presidente Cuffaro.”
Infine ha dato assicurazione a tutti i suoi elettori che in caso di condanna in primo grado per favoreggiamento alla mafia si dimetterà, ma non in caso di condanna per favoreggiamento semplice.
Una sua biografia è presente su wikipedia. Leggetela per avere altre informazioni prima del voto insieme al sito www.disonorevoli.it.