No Tav sei mesi dopo

Zitta, zitta, la repressione No Tav sta arrivando in Val di Susa. Il blog vuole però riaccendere i fari sulla No Tav e darle voce. Oggi pubblico la lettera di un valsusino.
“Ci sono otto persone indagate, a 6 mesi dai fatti, per aver fronteggiato pacificamente (al massimo qualche vaf…lo) l’occupazione militare del territorio (c’erano anche i parlamentari UE della Commissione Petizioni con noi quei giorni ed hanno visto di persona).
Per quel poco che se ne capisce ciò che succede non è che l’inizio di una nuova ondata di cacca. Noi ormai nell’elemento sappiamo destreggiarci, certo che spargerla senza capire che si possono sporcare anche quelli che la buttano è senza senso…
Per capire meglio leggete il messaggio che sta girando sul web…”
Situazione grave, vi giriamo un messaggio ricevuto da uno dei comitati valsusini No Tav.

La politica della carota, adottata con l’instaurazione dell’Osservatorio “Virano”, visti i fallimenti dei tentativi di mediazione, cede il passo a quella del bastone.
Sono arrivati i primi otto avvisi di garanzia per la Resistenza al Seghino del 30 ottobre e per i blocchi del giorno successivo.
Si tratta di otto valsusini tra cui il sindaco di Bussoleno, Peppe Joannas, e uno dei no Tav più noti, Alberto Perino. Le imputazioni dovrebbero comprendere reati come resistenza e minacce.
A ciò si aggiunga che il 12 maggio si terrà un’udienza al tribunale di minorenni di Torino (Corso Unione Sovietica 325) che vede alla sbarra un No Tav all’epoca dei fatti minorenne.
Infine mercoledì 17 maggio, al tribunale di Torino (Corso Vittorio Emanuele 300) ci sarà il processo a carico di Marco Martorana, un No Tav torinese accusato di lesioni ad un poliziotto durante una manifestazione spontanea svoltasi la sera del 6 dicembre a Torino, dopo l’assalto della polizia al presidio di Venaus.
Nella giornata di ieri sono arrivati gli avvisi di garanzia e il giorno stesso, in serata a Bussoleno, è arrivata la risposta del movimento. Un’assemblea affollatissima ha ribadito la propria solidarietà più piena alle persone inquisite e si prepara a numerose azioni di lotta. Si è inoltre ribadito che il sequestro dei terreni di Venaus ad opera della magistratura è atto politico che rigettiamo e a cui ci opporremo.
Ribadita altresì la ferma opposizione al raddoppio del tunnel autostradale del Frejus.
I prossimi appuntamenti a Torino:
– venerdì 12 al tribunale dei minorenni per il processo al No Tav minorenne.
– mercoledì 17 maggio davanti al tribunale per il processo a Marco Martorana.
– sabato 13 a Pianezza per la biciclettata No Tav
A sarà dura!” O.