Primarie dei cittadini: informazione

Fino ad oggi le primarie le hanno fatte i nostri dipendenti.
E’ arrivato il momento che le primarie le facciano i datori di lavoro.
I post saranno mantenuti visibili sulla barra di destra sotto il titolo: “Primarie dei cittadini” insieme ai vostri commenti fino alle elezioni.
Invito anche i rappresentanti dei partiti ad inviare a questo blog il loro punto di vista sui diversi aspetti trattati per pubblicarlo.

Proposte per l’informazione.
Oggi elenco una serie di proposte legate all’informazione che saranno integrate con i vostri commenti e che segue quelle sull’energia e sulla sanità.
L’informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale. Se il controllo dell’informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive antidemocratiche. Se l’informazione ha come riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del singolo.
L’informazione quindi è alla base di qualunque altra area di interesse sociale: energia, economia, istruzione, sanità.
Il cittadino non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano.
Le mie proposte:
cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano
– eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
– nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, azionariato diffuso con proprietà massima del 2%
– nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, azionariato diffuso con proprietà massima del 2%
– vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 2%, di due canali televisivi pubblici
– un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale, indipendente dai partiti
– abolizione della legge Gasparri
– copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale
– statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico
– introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
– eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa
– allineamento immediato delle tariffe di connessione e telefoniche a quelle europee
– tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo riferimento economico
– riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni
– abolizione della legge Urbani sul copyright
– abolizione del digitale terrestre e restituzione degli investimenti sostenuti dallo Stato da parte dei soggetti economici privati coinvolti