Una lettera di Franca Rame

Franca Rame mi ha inviato una lunga lettera (in allegato) di cui riporto alcune parti.
” Mi candido, prima di tutto, perché le donne non abbondano in politica.
Credo che in queste elezioni anche un solo voto possa essere decisivo e voglio anch’io dare il mio contributo a far finire quest’epoca tragicomica, più tragica che comica… viste le difficoltà del campare, che molti cittadini vivono.
Perché Di Pietro? ” – mi si chiede da ogni parte. Di Pietro rimane il simbolo di una stagione, quella di Mani Pulite, che ha dato speranza a Milano e a tutta Italia. Porta avanti da anni discorsi corretti… sulla giustizia, sui diritti civili e altro.
Spero, con la mia candidatura, di convincere qualcuno tra i molti di sinistra che sono in dubbio se votare o no perché delusi da una certa politica. L’altro motivo per il quale mi candido è che se venissi eletta cercherei di realizzare un sogno di tanti italiani: fare finalmente chiarezza sui conti dello Stato, gli sprechi, ecc.
A questo punto, facciamo un salto indietro:1992-94 “Settimo: ruba un po’ meno! n° 2” monologo su Tangentopoli… n° 2 perché nel ’64 Dario e io avevamo messo in scena una commedia, “Settimo: ruba un po’ meno!“, su tangenti e truffe di quegli anni. Quando è scoppiata Tangentopoli, Dario ha esclamato: “Ci hanno rubato l’idea senza pagarci i diritti d’autore!”
Tangentopoli… Cos’è la vita… dopo tanti anni eccomi al fianco di chi ha contribuito in prima persona a quella rivoluzione.
“Settimo…” è un monologo su Tangentopoli, dicevo, e gli sprechi del nostro Stato, scritto da Dario e da me. Si è fatta una grande ricerca. Quello che maggiormente ci ha sconvolti è stato scoprire a quanto ammontasse il nostro debito pubblico che a quel tempo era 2 miliardi di milioni e rotti… Chissà perché lo chiamano debito “pubblico”… è un termine improprio… è un eufemismo… noi cittadini non c’entriamo nulla con quei denari spesi, sperperati e buttati!
Due milioni di miliardi!!! Mettendo in fila i biglietti da 100 mila potremmo fare 2.214 volte Milano – Palermo.
Cosa mi piacerebbe realizzare se mai venissi eletta, con l’aiuto di tutti quelli che saranno d’accordo con me?
Al primo posto la riduzione del debito pubblico, non certo con tagli alla spesa pubblica e ai servizi come ha fatto il centro-destra e svendendo beni dello stato, ma focalizzando l’attenzione sugli sprechi della Pubblica Amministrazione, che si traducono in spese assurde a carico dei contribuenti.
La bolletta energetica dello Stato Italiano potrebbe essere dimezzata solo se si usassero i criteri di efficienza energetica, obbligatori da tempo, già in funzione in Germania, Austria, nei Paesi Scandinavi e anche nel Trentino Alto Adige (vedi www.alcatraz.it). Si tratta di una somma di denaro enorme che potrebbe essere spesa per dare a tante persone oggi escluse da diritti fondamentali la possibilità di avere una casa, l’assistenza sanitaria o la salute… che non è poco!
Poi c’è un altro punto sul quale vorrei battermi: l’efficienza della legge contro i reati. Oggi in Italia non vi è certezza della pena. Tutto il meccanismo giudiziario è costruito intorno alla possibilità di invalidare le sentenze usando cavilli.
Addirittura chi è riconosciuto colpevole di truffa, può patteggiare la condanna senza aver prima restituito il denaro estorto.
E chi manda in rovina migliaia di famiglie, o si arricchisce manipolando il mercato, viene punito con una multa.
Visto che ci piacciono tanto gli americani perché non iniziamo a imitarli sulle cose buone? Negli Stati Uniti come nel resto dei paesi moderni la manipolazione del mercato viene punita con pene severissime. In Usa sono 6 anni di prigione.
Loro Al Capone lo condannarono per evasione fiscale. Da noi, oggi, Al Capone per quegli stessi reati, tra condoni e prescrizione, falso in bilancio e sanatorie, se ne andrebbe a casa con un buffetto sulla guancia, tutto un sorriso.
Se ce la faremo, vedrete che staremo tutti un po’ meglio. Sì, vorrei proprio vedervi sorridere!
Se volete sapere tutto su di me, di noi, del nostro lavoro, impegno politico, andate sul nostro sito www.dariofo.it o www.francarame.it oppure www.jacopofo.com.
Un bacio a tutti”.
Franca