Metalmeccanici: dieci euro in comode tranche

foto: finanzaespressonline.it

Il contratto dei metalmeccanici è fermo da un anno.
Da quando ero bambino è sempre fermo! E’ uno dei misteri dell’universo.

Il contratto dei metalmeccanici è fermo perché i sindacati chiedono un aumento di 100 euro e la Federmeccanica vuole riconoscere 94,5 euro.

Il contratto dei metalmeccanici è fermo perché i sindacati vogliono un’integrazione di 25 euro per i lavoratori che non hanno contrattazione sindacale e quindi con stipendi bassi e la Federmeccanica ha offerto una integrazione di 10 euro in comode tranche annuali.

UN MILIONESEICENTOVENTIQUATTROMILASEICENTO PERSONE chiede da un anno un aumento ridicolo.
Non si chiude la trattativa per CINQUE EURO E CINQUANTA di differenza.
A una richiesta integrativa di 25 euro per chi ha uno stipendio di pura sussistenza si risponde con DIECI EURO in comode tranche annuali.

I metalmeccanici, una delle poche categorie che lavora in Italia, che ha di fronte esempi di arricchimento con le leggi dello Stato e anche cambiando quelle che non li consentono.
I metalmeccanici, una delle poche categorie che stringe la cinghia e produce cose vere, solide, che si possono toccare, non l’industria del nulla della finanzapubblicitàmedia.

I metalmeccanici si sono rotti e ieri hanno bloccato treni e autostrade in tutta Italia.

No! Questo non si deve fare.

Propongo un’alternativa: l’istituzione di un’Authority che valuti i guadagni dei finanzieri, dei capitalisti senza capitali, dei manager in questi anni.
Se le loro aziende si sono sviluppate e hanno creato occupazione i loro guadagni saranno confermati.
In caso contrario, si farà un piccolo esproprio dei loro guadagni per il rinnovo di questo contratto e di quelli futuri.
Basterebbe solo il tronchetto, in comode tranche annuali.