Pedofilia mediatica

Ricevo la cronaca di un esempio di pedofilia mediatica da parte di un ragazzo oggetto di insane attenzioni, eccola…

Caro Beppe Grillo,

sono un ragazzo di 18 anni di Roma che la sera del 28/11 ha avuto l’occasione di partecipare all’incontro con Marco Tronchetti Provera organizzato dall’Osservatorio Giovani-Editori che lei credo conosca molto bene. Spero lei legga questa lettera e magari mi risponda perché alla fine di tutto ciò che sto per raccontare sono stato colto da una grande tristezza e un grande disamore per il giornalismo, del quale in futuro vorrei far parte, e un suo commento potrebbe farmi tornare il buon umore.

Le scrivo per raccontare di come una semplice domanda fatta da me a Tronchetti Provera abbia suscitato molti mugugni da parte degli organizzatori, Andrea Ceccherini e Pietro Calabrese, e del diretto interessato. Ma parto dal principio: splendido il Grand Hotel nel centro di Firenze, sala impeccabile, servizio dei migliori e le note di “Una vita da mediano” di sottofondo perl’entrata in scena di MTP.

Sul palco davanti a noi siedono lui, Ceccherini e Calabrese. Ceccherini comincia con un’introduzione che sa di ode per MTP (impressionante la somiglianza con Berlusconi, sia nell’atteggiamento che nella parlata!!!):”Uno che si è fatto da solo, uno che la notte dorme tranquillo, uno che serve da esempio per voi giovani“. Poi è il momento del direttore di Panorama che rassicura noi ragazzi “Sciolgo il ghiaccio con qualche domanda poi ampio spazio alle vostre curiosità”.
Morale della favola: 35′ di domande per Calabrese, 20′ per noi. Il dibattito è durato 55′ su 75′ previsti. C’erano ragazzi venuti da molto lontano con anche 8 ore di treno dietro.

Queste domande puzzano di preconfezionate e quando MTP risponde sul valore della famiglia scrivo sul mio foglio una domanda che non potrò fare “Cosa ne pensa dei matrimoni di convenienza?”. Poi si parla ancora di Dignità, casse sane per Telecom, innovazione all’avanguardia, esempio di gestione manageriale-imprenditoriale impeccabile: insomma, tutto assume i connotati di una farsa, una splendida cornice per un personaggio potente che deve essere idolatrato.

Passiamo alle domande dei ragazzi che sembrano più generali dove MTP può tranquillamente dire ciò che vuole sfoderando la classica mentalità perbenista e moralista di una classe dominante che ha i suoi scheletri nell’armadio ma occhio a tirarli fuori. “Lei è il mio mito,come è diventato così ricco senza essere disonesto?” oppure “Che consigli mi dà per fare carriera come lei?”.

A questo punto mi ricordo perché sono lì:
una discussione riguardo l’ uso dei quotidiani in classe e dell’informazione con il proprietario di diverse quote del Corriere della Sera. Chiedo il microfono, Calabrese mi concede una domanda e comincio:
” Buonasera a tutti. Sono uno studente del liceo Giulio Cesare di Roma. Cito Ceccherini “leggere serve a crescere” ma credo che bisogna vedere cosa si legge. Personalmente, per informarmi su fatti, accadimenti e notizie che possono risultare scomode al potere politico, manageriale e imprenditoriale, di cui Lei è il massimo esponente, amo utilizzare i canali, purtroppo poco conosciuti, della controinformazione e le faccio un esempio: Beppe Grillo, che Lei, Mtp e tutto l’osservatorio dovreste conoscere bene, almeno credo. Cosa ne pensa di questa scelta mia e di molti miei coetanei? ”

MTP( diventato nero in volto mentre Ceccherini si risistema sulla sedia imbarazzato): “Mah, Beppe Grillo è un talento sprecato. Passiamo a un’altra domanda.”

L.S. (mi riprendo il microfono e proseguo): “Scusi, io mi aspettavo una risposta più condita, se possibile.”

MTP (Calabrese mi fa segni di smetterla):”Cosa dire su Beppe Grillo?! Potrebbe.”

L.S.( lo interrompo): “Forse non mi sono espresso bene, la domanda era un’altra e Grillo era solo un esempio. Riformulo la domanda in 4 parole: cosa ne pensa della controinformazione?”

MTP(dopo qualche secondo di riflessione):“La controinformazione non esiste. E’ un’invenzione. Uno strumento che serve durante i regimi e in Italia il regime non c’è. Noi dobbiamo formarvi come nuova classe dirigente e dovete affidarvi a ciò che vi viene detto dai quotidiani in classe, Il resto non esiste..”

Lascio a lei le conclusioni ma queste cose forse le diceva Hitler. Non è forse grave dire che devono “formare una nuova classe dirigente” seguendo loro come modelli? Ma che siamo robots? Androidi? Macchine?
A questo punto mi viene in mente il libro di Gomez e Travaglio, del quale lei ha scritto la postfazione “REGIME“. Dietro la copertina c’è una frase di Montanelli riguardo la dittatura e l’avrei volentieri rammentata a MTP, ma non mi è stato concesso. Insomma: mi levano il microfono e Calabrese,imbarazzato, tronca il dibattito dicendo che MTP deve partire. Bene: baci e abbracci e tanti saluti.

L’applauso per la risposta alla mia domanda è stato quanto mai forzato tanto che se alle prime risposte tutti avevano applaudito, in quel momento solo alcuni hanno espresso il loro consenso (sincero???). Cosa dire quindi??? Grazie a te conosco molte cose che altrimenti non conoscerei. Ma l’altra sera ho capito che questo ambiente fa schifo.
Altri ragazzi si sono complimentati con me per la domanda ma non credo di aver fatto nulla di che. Era una domanda legittima e sono stato liquidato con poche parole. Avremo mai la possibilità di far sparire dal potere gente come questa che sta rovinando noi e questo Paese? Mi sono disamorato, ripeto, e mi serve un’iniezione di coraggio. Spero che lei risponda a questa mia lettera perché, chissà quanti te lo dicono, per me è importante. Lei dà sempre spazio a tutti e ogni partecipante del tuo blog si sente tale e importante quanto gli altri: questo è uno dei suoi tanti pregi.
Ora la saluto e la ringrazio per l’attenzione. Arrivederci.”

L. S.