Buon anno Italia!

foto: Presidente del Brasile Lula da Silva

Il presidente del Brasile Lula e il Cardinale di San Paolo Julio Lancellotti hanno trascorso il loro Natale sotto un viadotto, in un quartiere di San Paolo dove gli abitanti della strada hanno realizzato, a seguito di un’occupazione, una cooperativa per il riciclaggio dei rifiuti urbani. Un mio caro amico, Antonio Vermigli, mi ha inviato una parte del discorso di Lula.

Caro Padre Julio Lancellotti, caro Cardinale Dom Claudio Hummes, autorità presenti, e voi, miei cari compagni e amici, voi Popolo della strada
che faticosamente e in silenzio ogni giorno ripulite la nostra città da ogni tipo di rifiuto che essa produce, sono felice di essere qui sotto il viadotto di Sumarè, dove avete fondato la prima cooperativa di riciclaggio di carta e di plastica del Brasile. Voi che spesso siete considerati niente, siete riusciti a realizzare una cooperativa. So quanto è difficile nel nostro paese realizzare un’impresa del genere, ma voi ci siete riusciti. E’ la terza volta che ci incontriamo.

Nel 2003 ci siamo incontrati nel Glicerio, per l’inaugurazione di Casa Cor da Rua “Casa dell’Arte del Popolo della strada” intitolata a Peppino Prisco, un italiano vice-presidente di un team calcistico, l’Inter di Milano. A Casa Cor si realizzano mobili, complementi d’arredo e manufatti artistici unicamente e sempre a partire dal riutilizzo di materiali di scarto raccolti fra i rifiuti cittadini.

Nel 2004 ci siamo ritrovati nella Casa da Oraçao, la Casa della Preghiera.
Oggi affermo con serenità e fermezza che il mio Palazzo del Planalto è qui, sotto il vostro viadotto. Oggi io governo da questo luogo.
Oggi il Governo si è spostato nel luogo del vostro lavoro, della vostra lotta. Ho ascoltato le vostre riflessioni, le vostre proposte, i vostri bisogni, la vostra richiesta di incontrarci di nuovo tra qualche settimana per completare il progetto di formazione al lavoro per i raccoglitori dei rifiuti, che abbiamo iniziato insieme. Realizzeremo tutto questo.

La mia non è solo una promessa vaga. Al mio ritorno a Brasilia riunirò tutti i ministri che devono essere coinvolti nel progetto, dal Ministro responsabile delle Politiche Sociali a quello dell’educazione, indirò un incontro interministeriale che definisca i vostri diritti e stabilisca i termini per un riconoscimento reale del vostro lavoro. Il vostro riciclare è resistere, voi siete a tutti gli effetti degli operatori ecologici.

Ci rendete un servizio fondamentale senza che vi sia riconosciuto alcun merito per questo. Al contrario, siete considerati un problema di polizia, come ci ricordava Padre Julio nel suo discorso.

Julio, ti prometto che il vergognoso massacro di sette abitanti della strada, avvenuto nella piazza della cattedrale di San Paolo nell’Agosto dello scorso anno, per i responsabili del quale a tutt’oggi non è stato istituito nessun processo nonostante le testimonianze e le prove schiaccianti a loro carico, ti prometto che parlerò la prossima settimana di questo con il Ministro della giustizia Bastos, per sollecitare un intervento forte da parte della Giustizia Federale.

La presenza in questo luogo del sindaco di Diadema, l’accordo che avete sottoscritto con il Comune per l’assunzione di 72 abitanti di strada nel ruolo di spazzini, è un atto importante. Ed è anche economicamente vantaggioso per la collettività, dato che il Sindaco ha dichiarato che il prezzo di una tonellata di rifiuti è di circa 40 reais se vengono raccolti dai catadores, mentre è di 150 se si tratta di aziende private.

Ho ascoltato con attenzione il compagno Sebastiao mentre esponeva i problemi del popolo della strada. Non so se tu, Sebastiao, hai un lavoro, non so di preciso cosa fai, ma ti assicuro che con la tua preparazione politica, con la tua capacità di analisi, saresti pronto per fare qualsiasi lavoro.

Caro Dom Claudio, è molti anni che ci conosciamo, adesso tu sei Cardinale, ma prima eri il mio Vescovo di San Bernardo do Campo, il luogo dove vivo tutt’ora, dove per anni ho lavorato, dove ho iniziato la mia attività di sindacalista, dove ho fondato la Centrale Unica dei Lavoratori prima, e il Partito dei Lavoratori poi.

Ricordi quando alle manifestazioni eri presente al nostro fianco, quando la polizia ci caricava, allora ero più giovane, non avevo la pancia, correvo più di te per non prenderle, perchè io non ero Vescovo… Sono felice di ciò che hai affermato,che la tua cattedrale, questo Natale, è sotto questo viadotto.
Abbiamo camminato insieme e continueremo a camminare insieme, nonostante gli errori che commettiamo.”

Lula da Silva.

Peril nuovo anno auguro a tutti gli italiani un presidente come Lula e cardinali come Lancellotti per un’Italia migliore.

Buon Anno. Beppe Grillo.