La Pirrodevolution

Bossi e la Lega hanno riportato la loro grande vittoria di Pirro con l’approvazione della devolution (in padano devolusiòn) al Senato.
Bossi al posto degli elefanti con i quali Pirro sconfisse temporaneamente i Romani si è avvalso, con pari abilità, dei pachidermi Calderoli, Speroni e Castelli, che hanno salutato la votazione finale con potenti barriti.

Tutti sanno, anche i leghisti, che a giugno il referendum confermativo previsto dalla Costituzione per le riforme alla carta fondamentale cancellerà questa legge mai nata, voluta da quattro gatti e imposta al Polo come dazio da pagare.

Sempre che non venga abrogato anche il referendum confermativo con una legge ad hoc.

Quali sono i costi di questa operazione che, di fatto, raddoppia molte competenze a livello regionale, nessuno sa dirlo.
Il Belgio avviò un’operazione del genere e i suoi conti pubblici non si sono ancora riavuti (i nostri sono già in coma).

Suggerisco di far pagare alla Lega il prossimo referendum confermativo dall’esito scontato e dal costo certo e di proporre un nuovo tipo di devolution, quello sulla mafia.
Ogni regione si tiene la sua e se la paga con i contributi regionali.