Gatti e socialisti

Foto: drewsta

Ma dove vogliamo andare? E come??? Vedo solo esempi di quello che non bisognerebbe mai fare: per risolvere il traffico si costruiscono svincoli-parcheggi-bretelle ampliando strade-viadotti-ponti.
Se c’è l’emergenza criminalità allora tolleranza zero-delinquenti in galera, se c’è smog si regolamentano le emissioni e domeniche a piedi per respirare con più comodità le polveri sottili, per il dilagare dei rifiuti sanzioni più pesanti e inceneritori, per gli immigrati centri di accoglienza lager o prigione, se la gente si disaffeziona alla politica la colpa è sempre dell’altro schieramento.
Tutto questo girare a vuoto, senza progetti a lungo termine non fa altro che peggiorare le cose, ogni soluzione crea altri e gravi problemi.
Questa politica senza progettualità a lungo termine non ci sta portando da nessuna parte.

Borneo anni ‘50 epidemia di malaria nei villaggi, l’OMS appronta un piano semplice: il DDT. Sembra funzionare, le zanzare muoiono e l’epidemia regredisce. Poi arrivano gli effetti collaterali: i tetti di paglia delle capanne si sgretolano perché il DDT uccide le vespe parassite che si cibano del bruco che mangia la paglia.

Il governo britannico sostituisce i tetti di paglia con lamiera, ma dopo la prima stagione delle piogge il rumore è così forte che nessuno riesce più a dormire.
Intanto gli insetti avvelenati dal DDT sono facili prede dei gechi che a loro volta sono cibo dei gatti. Il DDT risale tutta la catena alimentare e comincia a far fuori tutti i gatti. Cominciano allora a proliferare i ratti e una terribile peste fa la sua comparsa.
L’OMS capisce la gravità del rischio epidemia e fa paracadutare 14.000 gatti nel Borneo (“Operation Cat Drop”). Forse la figura più di m…a nella storia della British Air Force.

A noi per rimettere a posto le cose ci paracaduteranno 14.000 ratti socialisti vecchia maniera.