Un ponte da 3,88 miliardi di euro per risparmiare 20 minuti

L’appalto di 3,88 miliardi di euro per il ponte di Messina è stato assegnato alla Impregilo pochi giorni dopo la critica al maggioritario fatta da Montezemolo e la sua colazione con il nostro dipendente Casini. Sarà uno straordinario meccanismo di causa effetto?

Sparare sul ponte di Messina è come sparare sulla Croce Rossa, lo capisce anche un idiota che non serve a nessuno,
anche se è utile agli interessi di qualcuno.

Dopo le leggi ad hoc, si fanno pure le opere ad hoc.
Il ponte non serve agli italiani, compresi reggini e messinesi che la natura ha diviso per un milione di anni.
Per la Salerno Reggio Calabria ci impieghi 48 ore, ma poi il ponte ti fa risparmiare 20 minuti per arrivare in Sicilia.

Il Paese ha altre, vere, priorità. Autostrade e ferrovie sono in uno stato pietoso.

I 3,88 miliardi di euro sono nostri, perché spenderli per un’opera inutile? I nostri dipendenti, incapaci di gestire il nostro debito pubblico, prima di spendere i nostri soldi per il ponte dovrebbero giustificarne il ritorno, l’utilità, gli impatti ambientali, la fattibilità.

Un ponte di 3.000 metri con profilo aerodinamico non è mai stato fatto prima d’ora.
Non c’è la sicurezza che regga, in particolare in una zona altamente sismica (ricordate il terremoto di Messina?) e con correnti fortissime.

Su questo punto allego l’intervista al professore di costruzione dell’architettura Massimo Majowiecki di cui riporto alcune conclusioni.

“Le Delegazioni di Alta Sorveglianza dell’ANAS, delle FF.SS. e del Ministero dei LL.PP., nel luglio 1995, concludono:”… che il Progetto di Massima Definitivo, presentato nel dicembre 1992, pur nel contesto degli indubbi e validi apporti progettuali forniti, non possa ancora essere indicato quale progetto definitivamente idoneo ad essere sviluppato in un progetto esecutivo, secondo il quale procedere alla costruzione del ponte e del globale attraversamento”.
Allo stato attuale, peraltro, le incertezze tecniche del caso permangono…”.

Ma il ponte crea posti di lavoro e commesse e il consenso di confindustria e sindacati.
Forse è meglio pagarli per scavare buche e riempirle, non serve a nulla lo stesso, ma almeno non fanno danni.