Banche armate

C’è un settore nel quale l’Italia non è in recessione e, anzi, è cresciuta del 16% in un anno.
E’ il settore della Difesa, detto anche delle Armi.

Nel 2004 il volume di affari è stato di 1.489 milioni di euro.

Da quali banche italiane è stato gestito nel 2004 questo commercio?

Tre banche da sole rappresentano il 67% di tutto il mercato delle armi:
– Banca di Roma, 395 milioni di euro (30,04%)
– Gruppo Bancario San Paolo IMI, 366 milioni di euro (27,78%)
– Banca Popolare Antoniana Veneta, 121 milioni di euro, (9,19%)

Vedrete che andando avanti così Geronzi, a Natale, invece dell’agenda vi regalerà un kalashnikov con manico in cuoio (per i clienti scarsi una fionda in titanio).

Le organizzazioni Pax Christi, Nigrizia e Missione Oggi hanno lanciato una campagna chiedendo alle persone di scrivere alle banche coinvolte in questo commercio, per chiederne le ragioni.

Se volete, fatelo anche voi.

Avviso per l’appello Parlamento Pulito.

Chiunque voglia partecipare può fare un versamento sul conto corrente:
Intestato a Beppe Grillo
ABI 05018
CAB 12100
c/c 116276
Swift: CCRTIT2T84A
Iban: IT35B0501812100000000116276
CIN B
BANCA POPOLARE ETICA
Causale: Parlamento Pulito