Imprenditoria all’asta

Mi sembra già di sentirla, la signora Bracco della Bracco farmaceutici, proprietaria da soli 2 anni dell’ESAOTE di Genova.

Parlare agli industriali dell’ Assolombarda, di cui è Presidente, per dire che le istituzioni sono carenti, che non c’è flessibilità, che c’è bisogno di più incentivi per la Ricerca e Sviluppo, in un settore dove l’Italia è sempre stata all’avanguardia ma che oggi sta perdendo colpi sotto l’influsso cinese e coreano… bla bla bla…

E brava la signora Bracco per l’idea di mettere all’asta una chicca come la società ESAOTE, azienda leader, nel mondo, nelle tecnologie biomediche, per la costruzione di macchinari per risonanze magnetiche, TAC,etc..

Una società sana, competitiva e in attivo (sogno del tronchetto dell’infelicità.) che destina il 10% del suo fatturato alla Ricerca e Sviluppo.

Con 210 supertecnici su 1100 dipendenti, gestita dalle ultime persone serie, nel panorama squallido e disonesto della nostra imprenditoria, come il suo Presidente Dott. Castellano e il suo Staff dirigenziale.

Brava signora Bracco che venderà ESAOTE, società che va benissimo, per sanare la sua azienda, che va malissimo, e forse la venderà alla General Electric, multinazionale americana concorrente.

Il finale è scontato e quasi imbarazzante: ci sarà la delocalizzazione del lavoro, ci saranno degli esuberi e si verificherà il livellamento della concorrenza.

Assisteremo alla distruzione di una piccola grande azienda genovese, ma soprattutto saranno eliminate persone qualificate e in gamba.

Grazie di cuore.

Verso la catastrofe ma con ottimismo


Fonti:
Il Corriere Sestrese
Il Secolo XIX