Londra 7 luglio 2005

Fonte: www.repubblica.it

Mi hanno colpito dell’attentato a Londra le immagini di estrema normalità, di compostezza dei feriti e dei soccorsi.

La foto di un uomo con la testa fasciata, il giornale sotto braccio e una bottiglietta d’acqua in mano in un impeccabile vestito grigio.
Le immagini trasmettono un senso surreale di normalità delle bombe, dei morti.

Oggi a Londra, domani a Milano o a Parigi o a Il Cairo.
Le reazioni, sempre le stesse, solidarietà, orrore, ripudio della violenza, condanna del terrorismo.
In più, anzi prima, la comunicazione del crollo delle borse, delle monete, del commercio.

Chi gestisce questa situazione sicuramente più grave della crisi dei missili a Cuba tra Unione Sovietica e Stati Uniti?
La gestiscono politici qualificati come “moderati“, ma Bush è un moderato, lo è Putin?

Il prezzo del petrolio è oltre i 60 dollari al barile, dicono che arriverà ai 100 dollari.
Questa per me è la soluzione, sostituire velocemente il petrolio con energie alternative, si può. Inaridire le fonti economiche dell’attuale conflitto, in cui paghiamo il petrolio con gli armamenti che consentono alle compagnie petrolifere di approvvigionarsene.
Meno petrolio,
meno guerre, meno terroristi. Subito.

E poi l’integrazione, chi viene in Europa dovrebbe rispettarne le leggi o andarsene. Voglio un’Europa sorridente, multietnica, unita dagli stessi valori, in cui lo Stato viene sempre prima delle dottrine religiose e dei fanatici.