Ma Bruce Springsteen lo sa?

Molti mi chiedono cosa sia Ticket One e il perché di alcune maggiorazioni sul biglietto. Dove mi è possibile cerco di non utilizzarla, ma in realtà siamo in un regime di monopolio.

“TicketOne è la prima società in Italia di biglietteria, marketing, informazione e commercio elettronico per sport, spettacolo e cultura.
TicketOne è il partner ideale per musei, teatri, cinema, società sportive, organizzatori di mostre, concerti…”
(questa la descrizione sul loro sito).

Nasce il 28/04/98, proprietario di riferimento la Sisal (gestione informatizzata lotterie).

Dopo un periodo di sviluppo caratterizzato da molti investimenti in tecnologia, i conti vanno molto male; la società viene quindi affidata a strutture finanziarie per essere venduta.
Il 13/07/00 viene ceduta a Telecom.

Telecom promuove Ticket One, affidandole la fornitura e gestione dei contenuti del numero di telefono 892424.

Nello stesso periodo Marco Tronchetti Provera acquisisce Telecom e controllate, e nella prima assemblea degli azionisti dichiara che saranno ceduti tutti i rami secchi, fra i quali Ticket One.

Il 29/04/03 la società viene ceduta ad Antonello Manuli, magnate della plastica, partner di Pirelli.

Manuli è il primo che individua nella politica dell’esclusiva la strategia migliore per imporre Ticket One sul mercato.

Viene quindi messo a punto un piano di sviluppo che prevede contratti in esclusiva con il maggior numero di operatori dello spettacolo (organizzatori, teatri e società sportive).

Vengono investiti molti milioni di euro, che finiscono soprattutto nelle tasche dei promoter nazionali di musica e spettacoli, che obbligano da quel momento tutti i promoter locali a sottostare alle quote e alle condizioni economiche imposte da Ticket One.
Nel contratto nazionale i promoter si sono anche impegnati a dare a Ticket One la totale esclusiva per le vendite via internet per 15 anni.

Oggi Ticket One gestisce un numero molto elevato di biglietterie, quasi sempre con politiche di esclusività. Le prevendite non hanno alcuna possibilità di trattativa e quasi tutti i possibili concorrenti sono stati annientati.

Ticket One non cura la relazione con le prevendite e i loro clienti, si limita a fornire l’accesso alla rete di vendita.
Le dimensioni della struttura hanno praticamente reso impossibile procedere contro di essa nei casi e nelle modalità previste dalla legge.

Sono frequenti i casi dove biglietterie di eventi importanti hanno avuto “anomalie” tali che in caso di operatore più piccolo avrebbero determinato un blocco del sistema per controllo.
In seguito a tali anomalie, nel 2004 l’Inter (nonostante a vicinanza con la proprietà) ha cessato il rapporto con Ticket One.

Mi è stato inoltre segnalato sul blog che in occasione della vendita dei biglietti per Bruce Springsteen, è stata sperimentata una “curiosa ” modalità di vendita.

“Su internet era impossibile accedere all’acquisto dei tagliandi. Venivano però forniti numeri telefonici presso i quali sarebbe stato possibile reperire i tickets.
I numeri? 412 di tim, 892424, il call center di ticket one…
Tutti rigorosamente a pagamento, quasi 2 euro al minuto.”

Chi provava a telefonare veniva lasciato in attesa, invitato a richiamare più tardi, e alla fine la chiamata veniva inoltrata a Ticket One!!